Il Copa-Cogeca ha esortato la Commissione Ue ad adottare provvedimenti chiari per introdurre una normativa europea per far fronte alle pratiche sleali e abusive nella catena alimentare indicando che un approccio volontario non è sufficiente. Questa dichiarazione è stata fatta in vista del lancio il 16 settembre dell'iniziativa volontaria firmata da 8 parti interessate.

Il segretario generale del Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, ha dichiarato: "Riconosciamo il lavoro svolto dalle parti interessate per lo sviluppo di un quadro volontario per l'applicazione dei principi di buone prassi nei rapporti commerciali. Tuttavia il Copa-Cogeca continua a pensare che un quadro volontario da solo non fornisca una protezione adeguata per i ricorrenti".

Ha poi aggiunto: "Nel suo recente Libro verde sulle pratiche commerciali sleali, la Commissione europea ha riconosciuto il concetto di 'fattore paura' e che i ricorrenti desiderano rimanere anonimi. L'anonimato dei ricorrenti e le eventuali sanzioni continuano ad essere i punti deboli di questo quadro volontario. Le sanzioni non sono abbastanza severe per prevenire pratiche abusive. Un livello adeguato di protezione per i ricorrenti può essere raggiunto solo con misure giuridiche e un'applicazione credibile ed efficace. Per chiarire la nostra posizione, il Copa-Cogeca è a favore di una soluzione pratica che unisca legislazione e codici volontari sostenuti da un'applicazione che dia credibilità al sistema".

Il presidente del gruppo di lavoro Catena alimentare del Copa-Cogeca, Peter Kendall, ha dichiarato: "L'esperienza ci insegna che dei codici di buone prassi nella catena alimentare danno dei risultati per i distributori, i fornitori e i consumatori solo se sono appoggiati da una applicazione e un controllo veri e propri. Il Copa-Cogeca è a favore di una soluzione pratica che unisca legislazione e codici volontari sostenuti da un'applicazione che dia credibilità al sistema".