Un slalom tra botteghe di quartiere, mercati rionali, discount, supermercati, gruppi d'acquisto, internet e produttori diretti: è questo il ritratto della spesa degli italiani che emerge da un'analisi condotta da Coldiretti e Swg in occasione della diffusione dei dati Istat sul commercio al dettaglio.

 

L'Istituto di statistica evidenzia un vero crollo del commercio al dettaglio nel 2012 (-3,8%), con un calo su base annua della spesa alimentare del -0,8%. A sentire la crisi sono soprattutto i piccoli negozi (-3%), mentre tiene la grande distribuzione (+0,6%) e crescono i discount alimentari (+1,6%).

 

E se da una parte gli italiani si trovano a tagliare la spesa (quasi due su tre, secondo Coldiretti), dall'altra la crisi aguzza l’ingegno. Gruppi d'acquisto solidale (Gas), spesa online e acquisti diretti sono solo alcune delle soluzioni messe in pratica dalle famiglie per arrivare a fine mese senza rinunciare a portare in tavola cibo buono e salutare (e perché no, a Km 0).

 


La nuova spesa
I Gas coinvolgono il 18,6% degli italiani, vale a dire quasi 7 milioni di persone, di cui quasi 2,7 milioni in modo regolare. Ma si è anche verificato il boom degli acquisti e dei confronti dei prezzi su internet: oltre il 29% degli italiani dichiara di usare il web per confrontare prezzi e qualità dei cibi. Si tratta di un numero non lontano da 15 milioni di persone nel complesso e in particolare sono oltre 5,7 milioni a farlo regolarmente.

 

Sono ormai una realtà affermata gli acquisti diretti dal produttore, al quale si rivolge regolarmente ormai ben il 14% degli italiani, il 48% qualche volta, il 27% raramente e solo l’11% mai. 

 

L'ultima tendenza è invece quella del carpooling della spesa, con un numero crescente di persone che di fronte al caro benzina si mettono in auto assieme per dividere i costi e andare a fare la spesa nei punti più convenienti, dalle aziende agricole ai mercati degli agricoltori, dai mercati all’ingrosso agli ipermercati fino ai discount.