Una rinnovata strategia, sia a livello nazionale che europeo, in grado di collocare il sistema agroalimentare e le sue imprese nelle dinamiche della crescita, per contribuire e partecipare alla ripresa economica del Paese”.

 

Lo ha chiesto il direttore di Fedagri Fabiola Di Loreto intervenendo a nome di Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta le aziende e le cooperative di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari (Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci-Agrital), alla tavola rotonda organizzata dal Forum nazionale agricoltura del Partito Democratico svoltasi ieri mattina a Roma nella sede nazionale del PD.

 

Nel suo intervento, Di Loreto ha illustrato i contenuti del documento unitario dal titolo "Lo sviluppo dell’agroalimentare nel Paese" elaborato per le prossime elezioni del 24 e 25 febbraio, che è stato inviato ai candidati premier e ai segretari dei partiti politici.

 

Tra i punti programmatici: una maggiore e qualificata presenza delle istituzioni italiane in Europa - il contesto in cui si compiranno scelte strategiche destinate a cambiare la politica agricola del Paese - e l’esigenza, sul piano interno, di un generale rafforzamento del sistema agroalimentare del Paese, che passi attraverso incentivi all’aggregazione, sostegno alla ricerca e all’innovazione, difesa del made in Italy dalla contraffazione, maggior impulso all’export agroalimentare, incentivi per il mercato del lavoro e per il ricambio generazionale, riduzione della pressione contributiva e fiscale e rafforzamento, infine, degli strumenti per il credito.

 

Per lo sviluppo dell’agroalimentare costituiscono inoltre delle priorità: la semplificazione burocratica, la corretta gestione delle risorse naturali, e sul piano interno, una armonizzazione del quadro normativo di riferimento e la sottolineatura di come il settore agricolo non trovi più corrispondenza in termini progettuali e di sviluppo nell’attuale configurazione del ministero delle Politiche agricole.