Più tasse, meno agevolazioni ed esattori nelle stalle. Sono molti gli articoli che i quotidiani hanno dedicato alle ripercussioni che la “legge di stabilità” comporta per il mondo agricolo, a iniziare da “Italia Oggi” del 12 ottobre che parla di un colpo di scure fiscale che si abbatte sull'agricoltura. Nello stesso giorno “La Padania”, da sempre paladina dei “cobas” del latte, punta il dito contro la decisione di procedere con la riscossione coattiva delle multe latte. Il nuovo quotidiano diretto da Luca Telese, “Pubblico” critica la mancata convocazione delle rappresentanze degli agricoltori a palazzo Chigi per discutere i contenuti della legge di stabilità nelle parti che riguardano l'agricoltura. Il 18 ottobre “Libero” ospita un'intervista al presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, che esprime forti critiche all'operato del Governo che con le sue tasse rischia di uccidere le imprese agricole. “Il Sole 24 Ore”, come di consueto, entra nei dettagli del provvedimento commentando la rivalutazione dei redditi fondiari. Dello stesso argomento si occupa il 14 ottobre “Libero”. Ed è ancora “Il Sole 24 Ore” che il 16 ottobre punta il dito contro le scelte del Governo, considerate punitive per l'agricoltura e in particolare per le aziende di minori dimensioni.

 

Manovre e ritardi

Critiche alle attività del “Palazzo” arrivano dalle pagine di “Italia Oggi” del 17 ottobre, ma questa volta non riguardano la legge di stabilità, ma l'articolo 62 nella parte che contempla i ritardi nei pagamenti che risulterebbe inapplicabile. Problemi in vista anche per l'etichettatura della pasta a causa dei ritardi nell'emanazione dei provvedimenti di attuazione. A questo proposito la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 13 ottobre evidenzia in particolare il problema della mancata indicazione della provenienza della materia prima. Un problema che non coinvolge solo la pasta ma si allarga a molti altri prodotti agroalimentari e all'olio in particolare. Di olio si parla poi sulle pagine di “Italia Oggi” del 17 ottobre commentando gli scontri sulla definizione del contenuto in alchilesteri. La produzione di olio deve anche fare i conti con i danni subiti dagli oliveti per gli incendi o per l'abbandono, una denuncia che viene dalla pagine della “Gazzetta del Mezzogiorno” del 16 ottobre.
Meno olivi e meno castagne, ma per queste ultime il flagello si chiama cinipede, la vespa cinese che ha colpito molti castagneti come scrive “Libero” del 13 ottobre e il “Secolo XIX” il giorno seguente.

 

Il mondo e gli alimenti

Il 16 ottobre si è svolta a Roma la giornata mondiale dell'alimentazione che ha raccolto molta attenzione dai media. Se ne parla su “L'Unità” che commenta le grandi differenze che si realizzano fra aree povere e ricche del pianeta, le prime alle prese con la fame, le seconde con gli sprechi. Ma a preoccupare è la crescita della fame, denuncia “La Discussione” del 16 ottobre. Una notizia che non trova però riscontro nei dati riportati sul settimanale “L'Espresso” in edicola il 12 ottobre, che al contrario afferma, dati alla mano, che nel mondo c'è meno fame. Comunque stiano le cose, è indiscutibile il ruolo fondamentale che la cooperazione svolge nel procurare cibo all'uomo. Se ne parla su “Avvenire” del 17 ottobre ed è ancora su “Avvenire” che si può leggere il messaggio che Benedetto XVI ha inviato al direttore generale della Fao a proposito delle cooperative agricole e del loro ruolo nello sfamare il mondo.

 

Proteste in vista

Intanto gli allevatori devono nuovamente ricorrere alla protesta. Il motivo questa volta è la difficoltà nel rinnovo degli accordi sul prezzo del latte. Se ne parla su "Brescia Oggi” del 18 ottobre con una cronaca degli esiti della protesta che ha bloccato il traffico cittadino. Un argomento, questo del prezzo del latte, del quale si occupa anche “La Stampa” del 14 ottobre. Ci sono poi le multe da pagare, scrive la “Gazzetta di Parma” del 16 ottobre. Torna sull'argomento delle multe latte “Italia Oggi” del 18 ottobre ricordando che restano alcuni punti d'ombra sulle verifiche che erano state chieste.
Le multe accomunano questa volta latte e vino con la notizia riportata da “Il Sole 24 Ore” del 13 ottobre in merito ad una maxi multa che Bruxelles si appresta ad infliggere all'Italia per le irregolarità nell'impianto dei vigneti. I viticoltori se la devono anche vedere con l'ennesima frode, che questa volta prende il nome di vino in kit. Intanto dalle pagine de “La Padania” l'assessore regionale all'Agricoltura del Veneto, Franco Manzato, propone un fondo regionale per contrastare con azioni legali tutti i prodotti falsi.
Frode a parte, stupisce che ci siano consumatori, pur disabituati alla qualità, pronti a credere che il vino si possa fare con delle polverine! E disposti a pagare, seppure poco, per bere tali intrugli.