Dimissioni con effetto immediato per Diána Bánáti, presidente e membro del Consiglio di amministrazione dell'Efsa. Le ha chieste e ottenute l'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa).

Motivo? Conflitto di interessi. Banati, infatti, andrà ad assumere un ruolo di responsabilità all'Ilsi, l'International life science institute, organismo internazionale che raggruppa oltre 400 imprese. Di qui la richiesta di dimissioni avanzata dall'Efsa per posizioni "incompatibili con il suo ruolo di presidente e membro del consiglio di amministrazione'' dell'Agenzia.
 

Il codice etico adottato dal Consiglio di amministrazione dell'Efsa impone a tutti i membri di considerare i possibili effetti sull'opinione pubblica di tutti gli aspetti della loro vita professionale e privata, in particolare per quanto riguarda tutte le attività che possonogettare ombre sulla loro indipendenza, anche rispetto a potenziali conflitti di interesse.
I membri del Consiglio non devono quindi assumere posizioni o interessi incompatibili con il loro ruolo. Il codice di condotta prevede che, dato il carattere pubblico della loro funzione, i membri si comportino in modo da preservare la fiducia del pubblico nei confronti dell'Autorità.

Presidente dal 2008, la scienziata ungherese era stata protagonista di una accesa polemica riaguardo all'indipendenza dell'Efsa in merito alla valutazione scientifica degli Ogm.