"Con la 'Manovra Salva Italia' varata dal Governo le imprese e le cooperative agroalimentari saranno chiamate, alla pari di tutti i cittadini italiani, a fare la loro parte di sacrifici. La tassazione sui terreni e sui fabbricati rurali, l'aumento dei contributi previdenziali e il rincaro delle bollette energetiche renderanno ancora più problematica la situazione delle aziende agricole, in particolare quelle meno dimensionate, e mineranno ulteriormente la loro competitività". 

Lo ha dichiarato il presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini, a nome del Coordinamento della cooperazione agroalimentare, dopo l'approvazione in aula del Senato della Manovra finanziaria. 

"Dopo il via libera alle misure per sanare il debito - aggiunge Gardini - occorrerà passare velocemente alla fase due della crescita. In tale ottica chiediamo al ministro delle Politiche agricole Mario Catania di aprire un tavolo con tutte le sigle della filiera agroalimentare, per mettere a punto un pacchetto di azioni per il rilancio di un comparto produttivo che è tra i più importanti del sistema economico del paese e sul quale pesano purtroppo problemi strutturali, come la disorganizzazione dell'offerta, il peso e i costi della burocrazia e un modello di impresa agricola non sufficientemente strutturato per stare sul mercato".