L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), dopo la richiesta della Commissione europea, ha valutato il rischio per la salute pubblica derivante dal batterio Escherichia coli produttore della tossina Shiga e da altri batteri patogeni che potrebbero contaminare semi destinati alla germinazione e semi germogliati (germogli, germogli embrionali e crescione).

Generalmente consumati crudi o minimamente trasformati, il Gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici (Biohaz) ha concluso che i semi germogliati sono cibi pronti al consumo, esprimendo timori per la sicurezza alimentare, in quanto determinati batteri patogeni possono contaminare i semi e proliferare durante la germinazione.

Nel suo parere il Gruppo di esperti scientifici ha rilevato che focolai infettivi di vaste dimensioni associati al consumo di germogli contaminati sono già stati segnalati in passato nell’Ue e in tutto il mondo. I focolai infettivi associati ai germogli sono generalmente causati da Salmonella ed E. coli patogeni (compreso STEC)[3]. La presenza di livelli molto bassi di batteri (minimo 4 batteri/kg) nei semi destinati alla germinazione è stata sufficiente a causare focolai infettivi.

Il gruppo ha concluso che i semi germogliati suscitano specifici timori di sicurezza alimentare - come si legge in una nota dell'Efsa - connessi alla contaminazione microbica e che sussistono molti fattori di rischio per la contaminazione di tutta la catena produttiva dei semi germogliati. I batteri patogeni possono contaminare i semi destinati alla germinazione durante la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione attraverso, ad esempio, l’acqua di irrigazione contaminata e particelle del terreno.

L’elevata temperatura e umidità necessarie per la germinazione e il germoglio dei semi sono altresì condizioni favorevoli a un’ulteriore crescita e proliferazione di batteri patogeni. Inoltre il consumo di semi germogliati crudi o minimamente trasformati rappresenta anch’esso un motivo di preoccupazione per la sicurezza alimentare.

La valutazione del rischio da parte dell’Efsa si è concentrata su semi e germogli, date le scarse informazioni scientifiche disponibili in relazione a germogli embrionali e crescione.

Il gruppo raccomanda l’applicazione delle regole generali dell’Ue sulla sicurezza alimentare in materia di igiene in tutta la catena, dalla produzione del seme al prodotto germogliato finale. Il gruppo di esperti scientifici conclude che prevenire la contaminazione iniziale di semi destinati alla germinazione sia di particolare importanza, data la mancanza, allo stato attuale, di metodi atti a garantire l’eliminazione di patogeni in tutti i tipi di semi impiegati per la germinazione. Il gruppo di esperti scientifici nota che il controllo di focolai infettivi associati ai germogli è impegnativo, in quanto lotti di semi possono avere un’ampia distribuzione ed essere, pertanto, difficili da tracciare.

Come per altri prodotti alimentari pronti al consumo, il gruppo Biohaz raccomanda di mettere in atto misure supplementari di gestione della sicurezza alimentare lungo l’intera catena, dalla produzione del seme al prodotto germogliato finale.