“Dispiace dover controbattere ad una personalità, quale Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e, da tempo, impegnato in una battaglia virtuosa e condivisa, quale quella contro lo spreco alimentare, ma collegare questa ad un supposto spreco dell’acqua in agricoltura è una forzatura pericolosa in termini di equilibrio ambientale”. 

E’ questa la risposta di Massimo Gargano, presidente dell’Anbi, Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni a quanto dichiarato, a Bologna, in occasione della presentazione delle Giornate europee contro lo spreco

"E’ facile, infatti, collegare il quantitativo di ortofrutta annualmente non consumata in Italia (14 milioni di tonnellate) all’acqua necessaria alla sua produzione. Bisogna, però, contestualmente ricordare che solo la minor parte dell’acqua usata per l’irrigazione viene assorbita dalla pianta; la restante viene reimmessa nel ciclo ambientale, spesso in condizioni di salubrità migliori di quando viene prelevata, contribuendo ad arricchire le falde acquifere e, nelle zone costiere, a contrastare la risalita del cuneo salino. L’esempio migliore sono le zone del riso, coltura idroesigente che trattiene però solo il 22% dell’acqua utilizzata: tra Piemonte e Lombardia, l’allagamento dei campi permette un beneficio ambientale riscontrabile fino nelle aree a valle lungo il corso del fiume Po"

Altra cosa è invece parlare di ottimizzazione d’uso dell’acqua irrigua, per la quale ci stiamo adoperando con la realizzazione del sistema Irriframe, attualmente in fase sperimentale nei consorzi di bonifica di sei regioni italiane ed il cui avvio operativo è previsto per il 2012: attraverso la combinazione di più parametri (meteorologici, colturali, pedologici, idrici) permette di fornire all’agricoltore, per via informatica o Sms, le indicazioni su quantità e tempistica dell’irrigazione; ciò punta ad assicurare un’ulteriore riduzione del 20%  del fabbisogno irriguo già sceso, a livello nazionale, sotto la soglia del 50% grazie a sistemi collettivi di distribuzione idrica, nonchè alle innovazioni tecniche.