"Gli alti prezzi delle commodity hanno reso gli agricoltori europei molto meno dipendenti dal sostegno comunitario, cosa che offre ai governi, tutti in ristrettezze finanziarie, un'opportunità unica di riforma della Pac dell'Unione europea". E' quanto afferma l'Ocse, Organizzazione per lo sviluppo e la cooperazione economica, che ha pubblicato un nuovo rapporto di "Valutazione delle riforme della Politica agricola europea"

Il volume ripercorre le varie modifiche apportate alla Pac, che negli ultimi 20 anni hanno portato ad una riduzione "sostanziale" del sostegno.

Ciò nondimeno, secondo l'organizzazione, occorre riorientare la Pac, abbandonando il mero sostegno al reddito a favore di investimenti tesi a  rafforzare e rendere più competitivo il settore agroalimentare. In particolare, per l'Ocse, la futura riforma deve prevedere la riduzione dei rimanenti impedimenti al funzionamento dei mercati a monte e a valle, un accesso più aperto al mercato europeo e mercati trasparenti a livello comunitario per la vendita e l'affitto di terreni, di quote di produzione e di titoli di pagamento. 

Inoltre, occorrono maggiori investimenti nell'innovazione e l'introduzione di un efficace e completo quadro di riferimento per la gestione del rischio, stando alla larga dalle aree in cui esistono soluzioni da parte del settore privato, come contratti di produzione, assicurazioni e future.

Infine, l'Ocse raccomanda sforzi mirati a favore dell'ambiente, ivi compresi, se necessario, pagamenti diretti per la fornitura di beni o servizi ambientali.