“Uno strumento di crescita e sviluppo del territorio: questo il significato sempre attuale della cooperazione agricola toscana che ancora oggi costituisce un mezzo per valorizzare le produzioni locali e una opportunità per tanti produttori agricoli di continuare a fare il proprio mestiere di imprenditore trovando risposte nella collocazione dei propri prodotti sul mercato”, così Maurizio Gardini,  presidente di Fedagri Confcooperative nel corso di un incontro svoltosi a Firenze con i vertici della cooperazione toscana.

"Anche qui in Toscana, come nel resto d’Italia – ha proseguito Gardini - la cooperazione ha dimostrato di essere vitale, riuscendo a mantenere ed aumentare i livelli occupazionali anche in gravi periodi di crisi. Una cooperazione che oggi rischia di essere fortemente penalizzata da una visione politica miope e distorta, che non sa distinguere i privilegi da ciò che di fatto costituisce un modello di impresa solidaristica con obblighi legislativi ben precisi”.

Gardini si è inoltre soffermato a lungo sulla necessità di avviare una nuova stagione di protagonismo della cooperazione agricola toscana e sulla esigenza di procedere attraverso una maggiore spinta alla concentrazione dell’offerta. Ha quindi invitato la Fedagri Toscana ad una maggiore coesione con tutta la cooperazione agricola regionale.

Alla Fedagri-Confcooperative Toscana aderiscono 142 cooperative che associano 15mila soci per un fatturato complessivo di 500 milioni di euro.