Rimborsi in arrivo da Bruxelles per tutti i produttori agricoli europei - compresi quelli italiani - che hanno subito ingenti perdite a causa del panico scatenato dall’epidemia da Escherichia Coli.

Il pacchetto di compensazioni annunciato dalla Commissione europea prevede uno stanziamento complessivo di 210 milioni di euro che saranno distribuiti in base alle stime delle perdite realizzate in ogni Paese e alle conseguenti richieste di risarcimento.

A essere coperta non sarà quindi la totalità dei danni economici che il settore sta soffrendo: l’Esecutivo comunitario ritirerà dal mercato l’invenduto, pagandolo il 50% del valore di mercato, prendendo come riferimento il prezzo medio su tutto il territorio europeo degli ultimi tre anni.
Si tratta, comunque, di un’offerta al rialzo rispetto alla proposta originaria, presentata nel corso del Consiglio dell’Agricoltura straordinario di martedì a Lussemburgo, che prevedeva invece rimborsi del 30% delle perdite, per un totale di 150 milioni di euro.

Gli agricoltori che operano nel settore dell'ortofrutta - membri delle Organizzazioni di produttori - potranno continuare ad usufruire, al di là di questa compensazione, del meccanismo già esistente di interventi tramite ritiri di mercato, cofinanziati per metà dall'Unione europea e per l'altra metà dagli Stati membri, raggiungendo così un indennizzo pari al 70% dell’invenduto.

Le misure copriranno le perdite registrate dallo scoppio della crisi, il 26 maggio, fino al 30 giugno e riguardano i cinque ortaggi che, secondo le stime, risultano maggiormente penalizzati dalla crisi in corso: in primis il cetriolo, inizialmente additato come responsabile dell’infezione, ma anche pomodori, insalata, zucchini e peperoni.
A fine mese, poi, la Commissione farà il punto della situazione per valutare, anche in base allo sviluppo dell’epidemia e alle richieste ricevute, se prolungare la misura.

La priorità delle istituzioni di Bruxelles è stata di agire con tempismo: si tratta infatti, per il Commissario all’Agricoltura Dacian Cioloş, di “una delle decisione più rapide mai prese”. Dopo i tre giorni necessari per mettere a punto il regolamento europeo, l’approvazione potrebbe avvenire già martedì 14 giugno, quando si riunirà il Comitato di gestione, formato dalla Commissione europea e dagli esperti dei 27 Stati membri: così facendo, gli aiuti poter esser sbloccati entro luglio.

Di fronte al permanere di critiche sull’entità dello stanziamento, il Commissario ha fatto presente che la Pac, dalla quale provengono gli aiuti concessi, non prevede fondi sufficienti per fronteggiare simili crisi: “bisognerà tenerne conto nel quadro della futura riforma'', ha concluso.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande di risarcimento è stato fissato al 22 luglio.

 

A cura di Laura Serassio