"Il Governo è contrario all'emendamento al Milleproroghe sul finanziamento dell'attività di miglioramento genetico svolta dalle associazioni provinciali allevatori proposto dalle regioni, per mancanza di copertura".
Lo ha detto il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti in un incontro con il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani.
Il problema è stato riproposto dagli assessori regionali all'Agricoltura in occasione delle riunione del Comitato Politiche agricole nel corso della quale il ministro delle Politiche agricole, Giancarlo Galan ha solidarizzato con loro ma ha ammesso di non aver alcuna possibilità di intervento.
Secondo il coordinatore Dario Stefano il mancato finanziamento delle Apa sarebbe una "catastrofe".
Dello stesso tenore la presa di posizione dell'assessore sardo Andrea Prato, che parla di rischio chiusura per le Apa della regione.
Nel frattempo, al Senato, per il protrarsi della discussione sullo schema di decreto legislativo sul federalismo municipale, slitta, probabilmente a domani mattina, l'esame da parte della commissione Bilancio, degli emendamenti al decreto Milleproroghe "sopravvissuti" al vaglio delle commissioni di merito (Affari costituzionali e Bilancio), ritenuti improponibili per estraneità della materia.
Hanno invece giudicato ammissibili, oltre all'emendamento della lega per il rinvio del pagamento delle multe sul latte, un emendamento del sen. Paolo Scarpa Bonazza (Pdl) per il finanziamento del settore bieticolo saccarifero; uno della sen. Adriana Poli Bortone (misto) sui crediti Inps; un altro del sen. Paolo Scarpa Bonazza contenente diversi interventi sulla pesca; uno sui dipendenti dei Consorzi agrari.
Più incerta, per ora, è la situazione per quanto riguarda le agevolazioni sul gasolio per le serre. Bisogna comunque tener conto del fatto che manca ancora il parere sulla copertura e che inoltre, fonti parlamentari danno quasi per certo, considerato l'alto numero delle proposte di modifica, il ricorso ad un Maxiemendamento dei relatori o del Governo.
I rappresentanti dei gruppi di opposizione, anche in considerazione del rischio dell'imposizione della questione di fiducia, hanno peraltro chiesto un prolungamento dei tempi di esame in commissione e si è pertanto convenuto di valutare, con la presidenza dell'assemblea, il posticipo dell'avvio della discussione in aula il 9 febbraio.
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Fonte: Agrapress