Sono ventidue i Paesi che si trovano ad affrontare crisi alimentari ricorrenti ed un'altissima prevalenza di sottonutriti, conseguenza degli effetti combinati di disastri naturali, conflitti ed istituzioni deboli. Questi Paesi si trovano in una situazione definita di "crisi prolungata" dal rapporto congiunto Fao/Pam-Programma alimentare mondiale "State of Food Insecurity in the World 2011" (Sofi-Lo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo), pubblicato in questi giorni.

Fame cronica ed insicurezza alimentare sono le caratteristiche più comuni di una crisi prolungata. In media la proporzione delle persone che sono sottonutrite in paesi che devono fare i conti con questi problemi complessi, è di circa tre volte più alta che negli altri paesi in via di sviluppo.

166 milioni di sottonutriti

Il rapporto stima che siano più di 166 milioni le persone sottonutrite nei paesi in crisi prolungata - circa il 20% delle persone che soffrono la fame al mondo, ma più di un terzo del totale, se si escludono grandi paesi come India e Cina. 

Buona parte degli aiuti a questi paesi vengono dati nella forma di aiuti alimentari umanitari d'emergenza che non solo aiutano a salvare vite umane, ma forniscono anche un investimento per il futuro del paese, preservando e rafforzando il capitale umano e le condizioni di vita, fondamento della stabilità e dello sviluppo futuri.

Nelle scorse settimane la Fao aveva anticipato che sono 925 milioni le persone al mondo che vivono in condizioni di fame cronica, 98 milioni in meno rispetto al miliardo e 20 milioni del 2009.  Questo calo è stato attribuito alle migliori prospettive economiche nel 2010 ed al ribasso dei prezzi alimentari a partire dalla metà del 2008.

Per scaricare l'intero Rapporto pubblicato da Fao/Pam, cliccare QUI.