Mozzarelle blu, rosa e a pois. Le frodi alimentari si colorano di fantasia mettendo sempre più a repentaglio la sicurezza e la qualità del cibo italiani. Non solo i casi delle 'mozzarelle colorate', ma anche sequestri di latte qualificato come 100% italiano, e in realtà prodotto da una miscela di latte ungherese e italiano, allevamenti dopati con ormoni, vini e prodotti di qualità falsi. Carni, allevamenti e prodotti lattiero caseari e Made in Italy sono i settori più nel mirino dei contraffattori del cibo.

E’ quanto emerge da Italia a Tavola 2010, il rapporto sulla sicurezza alimentare del Movimento difesa del cittadino e Legambiente giunto ormai alla sua settima edizione e che sempre più si qualifica come l’analisi più completa e dettagliata del sistema di controllo e prevenzione della filiera agroalimentare. Nella ricerca i numeri e i casi dei Nas-Carabinieri per la Tutela della Salute, dell’Icrf-Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, dell’Agenzia delle Dogane, del Corpo Forestale, del Sistema di allerta comunitario, delle Capitanerie di Porto, e dei Carabinieri per le Politiche agricole e alimentari.

Quest’anno Italia a Tavola si arricchisce del contributo dei Servizi Igiene degli Alimenti e Nutrizione ed i Servizi Veterinari dei Dipartimenti di Prevenzione delle A.S.L. e Laboratori pubblici che operano nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.

Tra i casi più eclatanti di frodi e irregolarità pericolose per la salute ne spiccano alcuni come l’operazione 'Somatos' portata a termine dai Nas dopo tre anni di attività investigativa: 22 ordinanze di custodia cautelare, di cui 5 in carcere e 17 agli arresti domiciliari, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed all’impiego di sostanze vietate in zootecnia (ormoni).

Il rapporto segnala anche alcune buone pratiche dell’agroalimentare italiano consegnando il Premio Italia a Tavola 2010. 

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