L'Agea-Agenzia per le erogazioni in agricoltura ha reso noto che in relazione alla nomina del nuovo direttore generale, e all'assegnazione di altri incarichi dirigenziali, nella stessa Agea, il presidente prof. Dario Fruscio intende ribadire che: "a pochi mesi dal mio insediamento alla presidenza di Agea, e dopo aver assunto la necessaria conoscenza della struttura dell'agenzia e del suo funzionamento, ritengo sia arrivato il momento di dare attuazione al nuovo Statuto, finora rimasto inattuato per scelte precedenti al mio mandato".

"Tale attività - continua Fruscio - ha come base di partenza la nomina di un direttore generale, di due dirigenti generali preposti rispettivamente alla direzione dell'area coordinamento e dell'area amministrativa. Pure si nominerà un nuovo responsabile dell'organismo pagatore Agea, nel caso si abbia tale necessità per effetto ed in conseguenza delle altre nomine. In tempi brevi i dirigenti nominati daranno poi attuazione al piano delle nuove funzioni per ciascuna area, tenendo conto delle risorse umane, strumentali ed economico-finanziarie assegnate a ciascuna area". 

"In questo percorso il sottoscritto e l'agenzia intendono rivendicare la propria totale autonomia di scelta, così come previsto dalla legge istitutiva e dallo statuto di Agea. Per questo intendo sottoporre, nella prossima seduta del consiglio di amministrazione, i nomi del nuovo direttore generale e dei dirigenti generali di aree, senza contrattare gli stessi con alcuna autorità politica esterna ad Agea, e mi auguro che il Cda, nell'assumere la propria decisione al riguardo, possa rispondere esclusivamente a criteri di opportunità per l'agenzia, nel totale e unico interesse della stessa, libero da condizionamenti esterni che, se accolti, tradirebbero lo spirito della legge istitutiva di Agea e ne costituirebbero un grave vulnus - conclude Fruscio - A parte ogni altra considerazione sotto il profilo della responsabilità personale per il danno perpetrato ad Agea. Circa il cosiddetto "braccio di ferro" che sarebbe in atto con il ministro Giancarlo Galan in relazione a queste nomine, non è vero che il presidente di Agea procederebbe senza "ascoltare in alcun modo il parere del ministro alle Politiche agricole".