La Commissione europea ha approvato il regime d’aiuto “Banda larga nelle aree rurali”, notificato dal Mipaaf e valido fino al 31 dicembre 2015.
Così il ministro delle Politiche agricole e forestali, Giancarlo Galan, ha commentato: “Con questo provvedimento contribuiamo ad abbattere il divario digitale nelle aree più marginali del nostro Paese. Internet è ormai diventato uno strumento indispensabile per la crescita, la diversificazione e lo sviluppo delle economie delle aree rurali, oltre che per la riduzione dell’isolamento fisico e geografico delle popolazioni residenti in queste zone. Contribuendo al vero tessuto connettivo della modernità, internet, facciamo in modo che l’Europa sia un pò più unita”.
L’ambizioso progetto punta alla realizzazione di infrastrutture in fibra ottica nelle aree rurali più marginali del Paese, dove la scarsa densità della popolazione e gli alti costi renderebbero praticamente impossibile l’esecuzione delle infrastrutture necessarie per garantire alla popolazione residente l’accesso ad internet veloce, in quanto economicamente poco vantaggioso per gli operatori privati. Nelle aree non raggiungibili con le infrastrutture terrestri, è previsto anche il contributo per l’acquisto degli apparati necessari per collegamento ad internet via satellite. 
Il progetto banda larga nelle aree rurali, inserito nel Piano strategico nazionale con uno stanziamento di circa 150 milioni di euro, sarà attivato dalle Regioni attraverso i Programmi di sviluppo rurale e coinvolgerà circa duemila comuni fortemente rurali.
L’iniziativa, condivisa con le Regioni, è stata strutturata in maniera complementare e sinergica rispetto al più vasto Piano nazionale di abbattimento del digital divide, noto anche come Piano Romani,predisposto dal ministero dello Sviluppo Economico.

Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.reterurale.it.