Appena eletto due mesi fa "ho espresso l'intenzione di aprire una nuova stagione, fatta non di polemiche e di posizioni 'contro', bensì di progetti chiari e definiti. Progetti pensati 'per' la nostra base associativa e a favore della sua crescita e del suo sviluppo competitivo, che oggi siamo in grado di presentare": lo ha detto il presidente di Fedagri Maurizio Gardini presentando, nel corso del consiglio nazionale, alcuni progetti.

La prima novità annunciata da Gardini è Fedagrirete, una piattaforma articolata di servizi agricoli di cui le cooperative e i soci delle aziende agricole potranno beneficiare per le proprie imprese, per se stessi e per le proprie famiglie. Fedagrirete sarà in grado di coprire da subito, attraverso desk operativi presenti su tutto il territorio nazionale, l'intera domanda/offerta dei servizi, da quelli propriamente agricoli fino a quelli assicurativi e fiscali. "Fare i servizi – ha chiarito Gardininon è affatto la nostra mission: questa piattaforma è soltanto uno strumento che ci consente di essere ancora di più una cooperazione autentica, che è a servizio dei propri soci. Attraverso Fedagrirete arricchiamo il nostro profilo, rafforziamo la nostra leadership e inauguriamo infine un nuovo percorso nel panorama della rappresentanza agricola".

Gardini ha anche illustrato le linee strategiche del progetto economico complessivo – pensato e sviluppato in piena sinergia dalla dirigenza di Confcooperative e di Fedagri - sul quale ha invitato la base associativa "ad aprire una fase di confronto e di dialogo". Il progetto strategico fa leva su alcuni importanti assi. Innanzitutto la questione delle dimensioni e della difesa del reddito dell'azienda agricola: "Dobbiamo tendere ad accrescere le dimensioni medie delle cooperative e ridurre la polverizzazione delle unità produttive in termini fisici". 

In secondo luogo l'internazionalizzazione. "E' impensabile – secondo Gardini – collocare sul mercato interno tutti i nostri prodotti. Un percorso fondamentale per il reddito delle nostre cooperative è quello di esportare il "paniere" del made in Italy agroalimentare, come è stato fatto in questi anni con il consorzio Opera che ha unito sei filiere, dall'ortofrutta ai formaggi al vino".

"Abbiamo lavorato - ha aggiunto Gardini - per mettere a rete sotto un unico brand tutti gli spacci aziendali e i punti vendita cooperativi. Fedagri annovera già ad oggi ben 2.000 punti vendita cooperativi. La cooperazione è quindi 'filiera corta' dalla quale passa già oggi il 16% del venduto, una quota che è destinata certamente ad aumentare". Il progetto economico prevede, infine un rafforzamento della comunicazione sia interna che esterna e l'avvio di percorsi strutturati di formazione per la classe dirigente. 

Durante il consiglio nazionale è stato anche annunciato l'avvio della stagione assembleare che interesserà tutte le federazioni regionali e che si concluderà il 23 e 24 marzo 2010 con l'assemblea elettiva di Fedagri.