Cesena è una delle zone italiane maggiormente vocate alla coltura della pesca e della nettarina, una produzione che sul territorio vale almeno 100 milioni di Euro per la sola Produzione lorda vendibile, come è emerso dalla prima giornata del XXVI° Convegno peschicolo, che si è tenuta ieri nella Sala Europa del centro Congressi di Cesena Fiera.

"Il Convegno peschicolo
– sostiene Domenico Scarpellini, presidente di Cesena Fiera - cade in un momento particolare. Dopo una estate dove i prezzi pagati ai produttori sono crollati, ora occorre capire come muoversi. E che il Convegno si tenga a Cesena è rilevante, perché qui c’è tutta la filiera: dai produttori ai confezionatori, dal trasporto refrigerato alla ricerca. Cesena è anche sede di Macfrut, la rassegna internazionale che nella sua recente edizione ha saputo delineare scenari futuri della ortofrutticoltura".

Il Convegno è stato organizzato dalle Camere di commercio di Forlì-Cesena e di Ravenna, da Cesena Fiera e con il contributo della Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna.
L’appuntamento che fa il punto su ''Nuovi scenari della peschicoltura: integrazione e complementarietà fra nord e sud' è suddiviso in due momenti: ieri la prima giornata dal titolo 'Tecniche innovative per la gestione integrata e la qualità del prodotto', coordinata da Silviero Sansavini dell’Università di Bologna, la seconda, oggi, su 'Economia – Mercato – Organizzazione – Associazionismo', sarà coordinata da Carlo Pirazzoli, docente dell’Università degli Studi di Bologna.

Ieri è stato fatto il punto sulle 5 sezioni in cui viene suddivisa la produzione (miglioramento genetico e nuove varietà; efficienza degli impianti e forme di allevamento tese ad esaltare la qualità; gestione del suolo, della concimazione e dell’irrigazione; post raccolta; definizione e mantenimento della qualità).