Sostenere le imprese nel percorso di transizione verso una maggiore digitalizzazione (e, di conseguenza, una migliore organizzazione aziendale e un'accresciuta competitività), in particolare concentrandosi su quel tessuto di micro, piccole e medie imprese che rappresentano la trama e l'ordito del tessuto economico del nostro Paese. È questa la vocazione dei finanziamenti per l'innovazione: misure agevolative attraverso contributo (di importo variabile) tendenzialmente a fondo perduto, che permetta alle aziende, anche quelle agricole, di fare un passo verso il futuro.
Di seguito ci concentreremo sul progetto Punto Impresa Digitale, sviluppato dalle Camere di Commercio d'Italia e che mette a disposizione risorse importanti per la modernizzazione e la transizione digitale delle imprese, incluse - naturalmente - quelle agricole.
Quando parliamo di punti impresa digitale ci riferiamo a strutture di servizio legate alle camere di commercio e dedicate alla diffusione della cultura e della pratica della diffusione del digitale nelle Mpmi (micro piccole medie imprese) di tutti i settori economici. Questi, insieme ad una serie di siti specializzati, forum e community danno vita al Network Impresa 4.0: una vera rete che accompagna e supporta le imprese nella transizione digitale.
Nell'ambito di questo progetto, attraverso i punti impresa digitale, nei diversi territori e in differenti momenti dell'anno, vengono messe a disposizione delle risorse che le imprese, incluse quelle agricole, possono utilizzare per acquistare servizi di consulenza, formazione e tecnologie in ambito 4.0. Per ottenere queste risorse occorre tenere d'occhio i bandi corrispondenti che vengono pubblicati sia sui singoli siti delle diverse camere di commercio che sulla pagina dedicata del progetto Punto Impresa Digitale (i bandi, come si evince dall'elenco, possono essere nominati, ad esempio, "Voucher Digitali I4.0", "Doppia transizione digitale ed ecologica", "Innovazione digitale" e così via).
Navigando fra le opportunità presentate dal sito troviamo, ad esempio, che la Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna, dal 20 ottobre al 20 novembre 2023, ha aperto un proprio Bando Voucher Digitali I4.0, per l'erogazione di contributi a fondo perduto per un massimo di 5mila euro a impresa, mentre quella di Forlì Cesena e Rimini (Bando "Doppia transizione") raggiunge quota 8mila euro per impresa. Più ampio quello messo in campo dal Piemonte che, con "Voucher Digitalizzazione Pmi" ha messo in campo 11 milioni di euro entro il 20 febbraio 2024, con contributi che vanno da un minimo di 4mila euro ad un massimo di 25mila.
L'elenco di opportunità disponibili è ancora piuttosto nutrito e, in sintesi, si concretizza in un modello semplice: il contributo erogato (a fronte della presentazione delle fatture e dell'eventuale documentazione richiesta) ammonta al 50% delle spese ammissibili fino a un massimo per impresa che varia da bando a bando (e, talvolta, con premialità ulteriori per imprese femminili o giovanili, per quelle in possesso del rating di legalità e così via…).
Per le imprese agricole i finanziamenti per l'innovazione rappresentano una grande opportunità: investire in innovazione, tecnologia e digitalizzazione - lo abbiamo ripetuto spesso su queste pagine - permette di affrontare con maggiore competenza e sicurezza le sfide del mercato attuale. Ma non solo: queste risorse sono un'ottima occasione per decidere di crescere, avvalendosi di strumenti nuovi, moderni ed efficaci.
L'esempio di QdC® - Quaderno di Campagna® calza a pennello: grazie a questi bandi l'impresa può abbattere il costo della licenza del 50% e assicurarsi il supporto di una vera e propria "squadra di esperti" per gestire tanti aspetti legati alla produzione, alla gestione dell'impresa, alle certificazioni di qualità e di prodotto.
L'importante, però, è non dormire sugli allori: in caso di esaurimento dei fondi, i bandi chiuderanno anticipatamente.
L'innovazione, è il caso di dirlo, non aspetta!
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Fonte: AgroNotizie
