Il Comitato per lo sviluppo rurale ha approvato una prima serie di proposte presentate dagli Stati membri o dalle Regioni per l’utilizzo dei nuovi finanziamenti stanziati dall’Unione europea a favore dello sviluppo rurale. Gli Stati membri/le Regioni in questione hanno proposto modifiche dei rispettivi Programmi di sviluppo rurale per integrarvi i fondi aggiuntivi sbloccati dalla 'Valutazione dello stato di salute della Pac' e dal Piano europeo di ripresa economica (Pere) varato nel novembre del 2008.
I fondi aggiuntivi ammontano a un totale di 4,4 miliardi di euro per l’insieme dell’Ue e vanno spesi nel quadro dei Psr tra il 2009 e il 2013. Spetta agli Stati membri/alle Regioni scegliere le priorità cui destinare i finanziamenti, su un elenco che comprende i cambiamenti climatici, la ristrutturazione del settore lattiero-caseario e la banda larga per le aree rurali.
 
"L’attuale situazione economica e ambientale richiede interventi, non solo nelle città ma anche nelle campagne - ha detto la commissaria per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel -. A livello europeo abbiamo preso iniziative risolute e multiformi. La “Valutazione dello stato di salute della Pac” e il Piano europeo di ripresa economica hanno reso disponibili nuove risorse finanziarie per far fronte a problemi urgenti quali la ristrutturazione del settore lattiero-caseario e la lotta ai cambiamenti climatici. Ora spetta agli Stati membri e alle Regioni utilizzare questo denaro in maniera oculata”.

In seguito alla 'Valutazione dello stato di salute della Pac' verranno assegnati agli Stati membri/alle Regioni finanziamenti supplementari per 3,4 miliardi di euro, da spendere nel quadro dei Psr durante il periodo 2010-2013 per una o più delle seguenti priorità: cambiamenti climatici; gestione delle risorse idriche; energie rinnovabili; biodiversità; ristrutturazione del settore lattiero-caseario, innovazione.
Il Pere sbloccherà un altro miliardo di euro, da investire durante lo stesso periodo nello sviluppo della banda larga nelle zone rurali.

In questo primo round sono state approvate le proposte di spesa di cinque Stati membri, per un totale di 244,5 milioni di euro. I paesi interessati sono Austria (97 milioni), Finlandia (67 milioni), Cipro (2 milioni), Regno Unito (40,1 milioni per l’Irlanda del Nord) e Italia (38,3 milioni per le Regioni Toscana e Sardegna).
L'approvazione dei Psr rende pienamente disponibili ulteriori 37 milioni di euro di fondi pubblici per la Toscana e 39 milioni per la Sardegna, che saranno utilizzati, principalmente, per attuare le cosiddette "Nuove sfide" dello sviluppo rurale: misure di accompagnamento alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario, sviluppo energie rinnovabili, tutela della biodiversità, mitigazione dei cambiamenti climatici, gestione delle acque e diffusione della connessione internet a banda larga nelle aree rurali.
 
In particolare la Sardegna concentrerà la maggior parte delle proprie risorse aggiuntive (circa 12 milioni di euro) per interventi finalizzati al miglioramento ed alla modernizzazione delle infrastrutture irrigue nonché per misure atte a favorire investimenti per la produzione di biogas ed energia da altre fonti rinnovabili (circa 7 milioni di euro). Inoltre, quasi 11 milioni di euro saranno utilizzati per interventi a sostegno della diffusione della banda larga nelle aree rurali della Regione.
Le risorse finanziarie addizionali della Toscana saranno allocate, principalmente, nelle seguenti priorità: azioni di prevenzione contro gli incendi boschivi e altre calamità naturali legate al cambiamento climatico (circa 8,5 milioni di euro), interventi per la realizzazione e la modernizzazione dei sistemi di distribuzione e conservazione delle acque (circa 9 milioni di euro), interventi infrastrutturali per la diffusione della banda larga (6,6 milioni di euro). In minor misura, saranno realizzati interventi a tutela della biodiversità e per il rilancio della competitività del settore lattiero - caseario.
 
“Sono molto soddisfatto che il Comitato abbia approvato i Programmi di Sardegna e Toscana, modificati per tener conto delle recenti riforme riguardanti la Pac e la strategia europea anticrisi”.
Così il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia. “I fondi - ha detto Zaia - saranno utilizzati, principalmente, per attuare le cosiddette “Nuove sfide” dello sviluppo rurale: misure di accompagnamento alla ristrutturazione del settore lattiero-caseario, sviluppo energie rinnovabili, tutela della biodiversità, mitigazione dei cambiamenti climatici, gestione delle acque e diffusione della connessione internet a banda larga nelle aree rurali”.
I Programmi delle altre Regioni, in fase di esame da parte della Commissione europea, saranno approvati nei prossimi mesi, in modo da completare il quadro di riforma derivante dall'Health Check della Pac che porterà allo sviluppo rurale italiano un aumento complessivo di risorse pubbliche di oltre 1.156 milioni di euro.
 
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito www.reterurale.it o la sezione sviluppo rurale del sito www.politicheagricole.gov.it che dedicano ampio spazio alla programmazione dello sviluppo rurale, con approfondimenti per tutti i programmi e per tutti gli Stati membri.