Così il ministro delle Politiche alimentari e forestali Luca Zaia, all’indomani della chiusura del Vertice G8 dei Capi di Stato e di Governo dell’Aquila.
“Già nel documento di Cison – ha detto Zaia – avevamo ribadito che per combattere fame e povertà non è più sufficiente erogare aiuti a pioggia, rimanendo confinati a una inefficace logica assistenzialista. Occorre rimettere al centro l’agricoltura, aumentando la produzione agricola e migliorando la qualità delle produzioni. Solo così si dà a tutti, in particolare ai Paesi in via di sviluppo, la possibilità di avere accesso ad alimenti salubri e nutrienti. Questo concetto viene ripreso nella dichiarazione dell’Aquila, che eroga come pure la necessità di potenziare lo sviluppo rurale attraverso un maggiore sostegno alla ricerca, all’innovazione, all’istruzione e alla creazione di infrastrutture nelle aree rurali”.
“Nella dichiarazione firmata ieri si accoglie inoltre l’indicazione contenuta nel documento di Cison riguardo alla necessità di riformare il sistema di governance, nazionale ed internazionale. Anche in questo caso, è l’etica a dover indicare la strada da seguire, e da lì bisogna partire per trovare le strategie con cui realizzare concretamente quelle riforme”.
“Aumento della produzione agricola, sviluppo delle economie agricole regionali e familiari, aiuti al microcredito, potenziamento delle competenze e delle infrastrutture, miglioramento nella gestione delle risorse idriche, riforma delle istituzioni internazionali, monitoraggio dei prezzi: questi sono alcuni degli strumenti operativi, già delineati a Cison, con cui combattere la fame e garantire la sicurezza alimentare in tutto il mondo. Dietro tutto questo, però, c’è la volontà, finalmente condivisa dai principali leader mondiali, di rimettere al centro dell’agenda i temi etici e da quelli farsi guidare nelle scelte politiche”.
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Fonte: Mipaaf - Ministero Politiche agricole alimentari e forestali