'Più che una semplificazione normativa, si tratta di una vera e propria deregulation che finirà per creare disorientamento presso i consumatori'.
Questo il commento di Paolo Bruni, presidente Fedagri-Confcooperative sul nuovo Regolamento comunitario 1221/2008 che entra in vigore da oggi e che elimina le norme sugli standard minimi qualitativi per ben 26 prodotti ortofrutticoli.
'Al consumatore', spiega Bruni, 'verranno in pratica a mancare quei riferimenti - la categoria, il calibro, il livello di maturazione - che finora gli consentivano di ‘percepire’ la qualità di un prodotto ortofrutticolo e di valutarne la congruità del prezzo di vendita. In mancanza di regole sugli standard minimi di misure e dimensioni di una albicocca, un melone o una zucchina, assisteremo al proliferare di differenti richieste da parte di ciascuna catena della grande distribuzione nella fase di contrattazione, in merito sia ai parametri qualitativi sia alla formazione del prezzo. Dall’altra parte, il consumatore che acquista non sarà più in grado di cogliere il rapporto tra la qualità del prodotto ed il prezzo pagato e correrà il rischio di acquistare un prodotto di qualità più bassa ad un prezzo più alto. E' per questo motivo', conclude Bruni, 'che il provvedimento non ci convince'.
'Siamo inoltre preoccupati', continua Bruni, 'che in assenza di un cambiamento di rotta da parte della Commissione europea, questa deregulation si estenda prossimamente anche ai dieci prodotti (mele, agrumi, pere, kiwi, insalate, pesche e nettarine, fragole, peperoni, uva da tavola e pomodori) per i quali resistono le norme di commercializzazione, prodotti che rappresentano oggi il 75% degli interscambi commerciali ortofrutticoli in Europa'.
'L’entrata in vigore del Regolamento', conclude Bruni, 'potrebbe determinare un livellamento verso il basso del prezzo della frutta di qualità ed avere pertanto una ricaduta negativa sull’immagine di eccellenza della frutticoltura italiana, che grazie ai suoi primati ha mantenuto negli anni posizioni di leadership nei confronti di competitor europei ed internazionali'.