Quella dell'etichettatura obbligatoria dell'olio è una grande vittoria per l'agroalimentare italiano, per i consumatori e per i produttori e merita di essere ricordata come una pietra miliare della politica agricola comunitaria. Si tratta, però, anche di una vittoria culturale che affonda le sue radici nei valori più profondi del mondo rurale.
Per celebrare questo passo decisivo dell'Europa nel tutelare una produzione così preziosa, il primo luglio festeggeremo col mondo dell'olio nella Basilica di San Francesco ad Assisi.
Per festeggiare l'entrata in vigore del regolamento europeo che obbliga a indicare in etichetta l'origine delle olive per gli oli extravergini e vergini, approvato  il 4 febbraio 2009, il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia parteciperà alla celebrazione eucaristica di ringraziamento con tutti i lavoratori dell'olio, che sarà celebrata alle ore 11.00 nella Basilica Superiore di Assisi da Padre Giuseppe Piemontese, il custode del Sacro convento.
Al termine della celebrazione, sul sagrato della basilica si produrrà la prima bottiglia d'olio etichettata secondo le norme del nuovo regolamento europeo che il Ministro Zaia donerà al Padre custode.
Alla fine della manifestazione il ministro e il Padre custode scenderanno nella cripta per deporvi alla prima confezione d’olio etichettata secondo le nuove norme e per rinnovare l’olio della la lampada votiva che arde  davanti alla tomba di San Francesco.
'Ho scelto questo luogo sacro', ha detto il ministro, 'perché l'olio non è solo un prezioso frutto della nostra terra, ma anche un simbolo importante della nostra tradizione culturale e religiosa. I frati hanno sempre condiviso con la gente il duro lavoro nei campi. San Francesco lavorava con i suoi accettando come solo compenso proprio i frutti della terra'.