'Estendere l'etichettatura che identifica il luogo in cui è ottenuto il prodotto agricolo è da sempre una battaglia di questo Governo e di questo ministero. Il Commissario Fischer Boel ha fatto bene ad inserire questo principio nelle raccomandazioni per i ventisette Paesi membri'.
Così il ministro al Mipaaf Luca Zaia ha commentato il documento diffuso dalla Commissione europea e varato con l’obiettivo di rafforzare la politica di qualità e rendere il settore agroalimentare più competitivo.
'La strada che il Commissario indica è quella giusta, quella che questo Governo ha sempre seguito. Ci trova d’accordo anche la proposta di un registro per le indicazioni geografiche, che preservi le specificità e il miglioramento dei sistemi di etichettatura, in particolare per i prodotti biologici. In sede internazionale faremo la nostra parte per aumentare la tutela delle indicazioni geografiche, riscrivendo le regole per la commercializzazione: l’identità di un prodotto, e del territorio che vi sta dietro, è alla base di uno sviluppo economico non omologante, rispettoso delle differenze e delle peculiarità di una regione, e quindi anche della sua storia e delle sue tradizioni. Consentire ai consumatori di riconoscere quelle differenze, di ‘pesare’ la qualità dei prodotti nei mercati leggendo chiare informazioni in etichetta è innanzitutto una questione di civiltà, che è bene che l’Europa affronti con la serietà e la convinzione dimostrata dal Commissario'.