Mentre la crisi spinge gli agricoltori a manifestare in piazza per chiedere sostegni e “soldi veri” per fronteggiare le difficoltà (lo scrive “Finanza e Mercati” del 20 marzo) c'è chi risponde alla crisi organizzando il balcone di casa a mo' di orto, una moda che dilaga nella capitale, a quanto scrive “Il Giornale” del 18 marzo. Tanto che alcune aziende, ed è ancora “Il Giornale” che ne parla, già propongono sementi idonee alla coltivazione di ortaggi in vaso. Per chi non può nemmeno avere lo spazio del balcone arriva l'orto “adottato”, magari via internet. E' una curiosa iniziativa della quale si parla su “Il Giornale” sempre del 23 marzo. C'è anche una cooperativa in Piemonte alla quale ci si può “abbonare” per ricevere direttamente a casa i prodotti orticoli. I dettagli si possono leggere su “Il Sole 24 Ore” del 23 marzo.

A dare il via a tanto interesse agli ortaggi è stata forse la first lady statunitense, Michelle Obama, che ha deciso di creare un orto nel giardino della Casa Bianca, una scelta che secondo quanto scrive “La Repubblica” del 18 marzo non nasce da una vena salutistica o modaiola, ma rappresenta un “segnale” politico, visto che il primo colpo di zappa arriva all'indomani della decisione di riformare la Food and Drug Administration, l'ente statunitense che si occupa fra le altre cose del controllo della salubrità degli alimenti.

Fra le notizie “curiose” di questi giorni si può leggere su “Il Sole 24 Ore” del 24 marzo un'interessante articolo sulla possibile delocalizzazione in Italia di un'industria giapponese che produce “il viagra delle piante”. Si tratta di un concime, ma il paragone è quanto meno insolito.

 

 

E' crisi

Sui temi della crisi e dell'agricoltura si sofferma “Famiglia Cristiana” in edicola il 19 marzo che nel dare il resoconto del G8 degli agricoltori sottolinea che la crisi si può battere partendo proprio dai campi. Sulla stessa lunghezza d'onda anche “La Discussione” del 19 marzo che sulla scia del G8 Farmer's Union, indica nell'agricoltura una risposta alla crisi economica mondiale.

Che sia tempo di difficoltà anche per l'agricoltura lo sottolinea con efficacia “Il sole 24 Ore” del 20 marzo che riporta l'allarme lanciato dal presidente della Cia, Giuseppe Politi, a proposito della esiguità del credito per le aziende agricole. Sempre dalla Cia arriva anche la richiesta, attraverso le colonne di “Finanza e Mercati” del 19 marzo, di iniziative a sostegno del comparto agricolo per il quale servono “soldi veri”. Da Confagricoltura, per voce del suo presidente Federico Vecchioni, arriva l'invito ad istituire un tavolo anti-crisi con industria e commercio, proposta della quale si parla su “Il Giornale” del 21 marzo. Anche i cerealicoltori sono in difficoltà come si può leggere su “La Provincia” del 20 marzo, che nel dare dare il resoconto dell'incontro che si è svolto fra gli operatori del settore lascia trasparire la necessità di dare sostegno al settore valorizzando la produzione interna. Ma sul protezionismo (specie degli altri...) sono molte le voci di dissenso, tanto che in Italia è nato persino un comitato salva-export come lo ha definito “Italia Oggi” del 21 marzo. Protezionismo che tutti fanno, ma che nessuno ammette, come afferma in modo provocatorio “Milano Finanza” del 19 marzo. C'è anche spazio per dibattere i temi della speculazione che vedono il cibo come protagonista. Se ne parla su “L'Unità” del 20 marzo e su “La Discussione” dello stesso giorno. Arriva poi l'invito del ministro Zaia, dalle colonne del “Corriere della Sera”, che con lo slogan basta convegni, meglio sporcarsi le scarpe, incita a conoscere da vicino i problemi degli agricoltori.

 

Bene la cooperazione

Non solo note negative sui giornali di questi ultimi giorni, ma anche qualche dato positivo. E' il caso delle cooperazione che secondo l'Osservatorio della cooperazione agricola ha trovato in questa formula imprenditoriale un baluardo efficace alle situazioni di maggiore difficoltà, come si può leggere su “Italia Oggi” del 19 marzo. Che la cooperazione possa essere un salvagente nella crisi è quanto afferma anche “La Stampa” del 22 marzo. Affermazioni che si ritrovano anche negli studi condotti da Nomisma e riportati da “Il Sole 24 Ore” del 20 marzo.

 

Se ne parlerà al Vinitaly

In attesa del prossimo Vinitaly che si terrà a Verona dal 2 al 6 aprile, i giornali ci anticipano alcune delle novità che riguardano queste settore come, la curiosa etichetta parlante descritta da “La Nazione” del 21 marzo. Ma al Vinitaly si parlerà anche della “guerra dei Rosè” che dalla Francia si è spostata in Italia, come riporta “La Stampa” del 21 marzo e nello stesso giorno anche “La Repubblica”. Il mercato del vino fa anche registrare un interessante aumento delle proposte di vini di buona qualità e con una bassa fascia di prezzo. I dettagli si possono leggere su “L'unità” del 21 marzo, mentre “La Repubblica” del giorno seguente commenta la riscoperta del “vino del contadino”.

 

Latte, è tempo di prezzi

La protesta degli allevatori per l'assegnazione delle quote latte si è un po' smorzata in attesa dei lavori del Parlamento e anche i giornali hanno allentato la “pressione” su questo argomento. Ha fatto eccezione “La Libertà” del 23 marzo che ha ospitato un approfondito articolo sulla vicenda ripercorrendone le tappe e ricordando i molti numeri che fra multe e quote vere e presunte sono rimbalzate in questi giorni sulla stampa. Sul tema quote è da segnalare l'articolo pubblicato su “Il Sole 24 Ore” del 21 marzo che cita le vicende che vedono protagonista il deputato-allevatore Fabio Raineri. C'è spazio anche per commentare un altro problema che riguarda il mondo del latte, quello del prezzo del latte alla stalla. Si parla di forti ribassi, come riporta “Il Giornale di Brescia” del 18 marzo. Il prezzo del latte in caduta libera preoccupa anche la Germania, che chiede di far slittare l'aumento delle quote, come scrive “Italia Oggi” del 24 marzo Con l'avvio della nuova campagna lattiero casearia, il primo aprile, sarà dunque il prezzo del latte il tema che terrà più impegnati gli allevatori.