Le riserve mondiali di riso, uno degli alimenti principali in tutto il pianeta, dovrebbero raggiungere quest'anno il maggior livello dal 2005 grazie alla elevata produzione registrata lo scorso anno. La notizia arriva dalla Fao, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. Secondo le prime stime, nel 2009 gli stock mondiali cresceranno dell'8% raggiungendo i 118 milioni di tonnellate.
 
Ormai prossima al termine - nei paesi asiatici del Nord la raccolta terminerà nel maggio 2009 - la produzione mondiale di riso vestito nella campagna 2008 cresce del 3,5%, arrivando a 683 milioni di tonnellate, o 456 milioni di tonnellate di riso pulito equivalente.
Secondo il rapporto della Fao, l'elevato tasso di crescita della produzione 2008 è stato determinato da un miglior raccolto per ettaro e dall'aumento dell'area coltivata.
Gli stoccaggi più consistenti troveranno collocazione soprattutto nei paesi esportatori come Cina e India, che da sempre controllano le più ampie riserve di riso. Ma gli importatori tradizionali, come Indonesia, Sri Lanka, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti dovrebbero comunque aumentare i propri depositi.

Per quanto riguarda i prezzi, nel secondo semestre del 2008 è stato registrato un calo ritenuto fisiologico, pur evidenziando sul 2007 un aumento medio dell'80%: un esempio eloquente arriva dal riso bianco thailandese 100% di classe B che nel gennaio scorso è stato valutato a 611dollari/tonnellata a fronte dei 385 dell'anno precedente, comunque dopo aver raggiunto un record di 963dollari/tonnellata.

Il raccolto eccezionale del 2008 induce a un cauto ottimismo circa la possibilità di vedere ridotti i prezzi al consumo, tuttavia la grande crisi economica mondiale potrebbe annullare questi ipotetici vantaggi a danno delle popolazioni più povere del pianeta, le più colpite dal calo del reddito e dalla dilagante disoccupazione.
Si stima che i tradizionali Paesi importatori ricostituiscano le loro scorte per raggiungere i 20 milioni di tonnellate circa. Tuttavia, la maggior parte di tale aumento sarà concentrato nei Paesi esportatori. La Fao afferma che "sebbene la diminuzione dei prezzi sia positiva per i consumatori, il prezzo all'esportazione al di sotto di 400 dollari/tonnellata per il riso bianco di qualità superiore potrebbe essere dannoso per i produttori e per le politiche mirate all'autosufficienza in molti Paesi importatori".

Il report della Fao è scaricabile al link ftp://ftp.fao.org/docrep/fao/011/ak002e.pdf