'Il Disegno di legge approvato oggi sancisce un patto forte fra produttori, trasformatori e consumatori che saranno chiamati a stabilire per quali prodotti dovrà essere obbligatorio, e in che termini, indicare l’origine in etichetta'.
Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato così, a Palazzo Chigi, l’da parte del Consiglio dei ministri del Disegno di legge per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare che contiene, all’articolo 6, anche le nuove norme sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari. 'Stiamo lavorando sin dal giorno dell’insediamento', ha detto Zaia, 'per inaugurare una nuova stagione, nella quale la trasparenza delle informazioni a disposizione dei cittadini sia, allo stesso tempo, un valore aggiunto ed una grande opportunità per le aziende ed un decisivo criterio di scelta di cosa acquistare da parte dei consumatori'.
'La nuova normativa sull’etichettatura dei prodotti agroalimentari avrà anche una funzione deterrente dei comportamenti commercialmente o legalmente scorretti a danno dei consumatori. A questi ultimi', ha spiegato ancora il ministro, 'intendiamo dare tutti gli strumenti necessari per orientarsi in un mercato difficile e avere così un ruolo attivo di ‘giurato della qualità’ dei prodotti che intenderà acquistare'.
Indicazione obbligatoria del luogo di origine del prodotto e, se e' trasformato, del luogo dell'ultima trasformazione sostanziale e dell'origine del prodotto principale; sanzioni fino a 10.000 euro per gli inadempienti e, come anticipato, una lista dei prodotti da tutelare, stilata insieme ai produttori, filiera per filiera. I punti salienti del Disegno di legge sono questi.
'La norma risponde perfettamente ai criteri di tracciabilità che, dal 2002, sono le fondamenta solide di ogni normativa inerente la sicurezza alimentare. Sia chiaro', ha spiegato Zaia, 'che non c’è alcuna volontà protezionistica, bensì una doverosa difesa dei prodotti di qualità dell’agroalimentare italiano e dei consumatori , che non vanno mai indotti in errore'.
 
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