A Bruxelles il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Luca Zaia, ha incontrato il commissario per l'Agricoltura Mariann Fischer Boel, illustrandole la proposta italiana per il recupero dei crediti maturato in agricoltura. All’incontro ha partecipato anche il direttore generale dell’agricoltura Jean Luc De Marty. Il ministro ha specificato che la proposta italiana è rivolta a tutti i produttori che hanno maturato debiti con lo Stato.

'Un problema che', ha specificato Zaia, 'se non venisse risolto per tempo porterebbe alla chiusura di migliaia di aziende agricole con un impatto sociale, economico ed ambientale incalcolabile'.
A parere del ministro si tratta di un provvedimento che riuscirà a far pagare i debiti senza configurare in alcun modo una sanatoria o un condono. 'Questo provvedimento', ha chiarito il ministro, 'sarà definito tenendo conto delle indicazioni, in particolare su tempi e sostenibilità, che verranno fornite dalla Commissione. La volontà infatti è di fare un percorso comune che', ha proseguito Zaia, 'renda l’Italia capace di non sprecare l’opportunità nata dall’Europa. Fin dall’inizio', ha affermato il ministro, 'sapevamo di affrontare una strada in controtendenza che arricchita dei contributi della Commissione europea del Governo e del Parlamento italiani, rappresenterà una pietra miliare nella storia dell’agricoltura italiana'.

Questi i numeri:

- 8.404 le aziende con debiti nei confronti dello Stato interessate al provvedimento di cui 4.264 ancora in attività 

- 838.000 tonnellate di quote latte in più assegnate all’Italia  

Altra materia dibattuta nell’incontro con il Commissario Fischer Boel è stata la possibilità, più volte richiesta dall’Italia, di utilizzare l'olio di oliva a favore degli indigenti, come già è possibile fare con altri prodotti. Infine, il ministro ha chiesto il pieno sostegno per l’export del nostro agroalimentare in particolare per il settore caseario.

Il commissario Fischer Boel ha reagito in modo positivo alle sollecitazione del ministro e ha auspicato una soluzione tesa a risolvere concretamente i problemi posti e ha proposto che nel giro di pochi giorni un gruppo di tecnici, indicati dalla Commissione dal Ministero, definisca una soluzione condivisa.