'Rifondare l’agricoltura è una necessità, una sfida che stiamo affrontando e che riguarda l’intero sistema economico italiano ed europeo'.
Il ministro delle Mipaaf Luca Zaia, intervenendo al Forum internazionale di Cernobbio organizzato da Coldiretti, ha tracciato un bilancio dei primi cinque mesi di attività.
'I capisaldi della nostra azione', ha affermato il ministro, 'sono cinque: recuperare il tempo e le occasioni perdute in Europa; rendere l’impresa agricola centrale per il sistema economico e per l’agenda politica; creare le condizioni per un nuovo patto fra produttori e consumatori; difendere il consumatore da ogni forma di pirateria, in qualunque modo essa si possa presentare; creare le condizioni affinché il federalismo riesca a rendere competitive tutte le aree produttive del sistema agricolo nazionale'.
Il ministro ha annunciato che nel prossimo CdM sarà presentato il DDL che renderà obbligatoria l’indicazione dell’origine dei prodotti in etichetta: 'Si tratta', ha detto Zaia, 'di difendere in questo modo anche un modello di azienda agricola fortemente identitario. L’alternativa è l’ingresso indiscriminato delle multinazionali'.
'Stiamo lavorando con coerenza per ridisegnare un sistema che abbia come capisaldi gli agricoltori, le imprese agricole e i consumatori. Da questo punto di vista', ha affermato il ministro, 'è importante considerare, ad esempio a proposito degli Ogm, il fatto che si tratta di una produzione che non fa guadagnare di più l’agricoltore e che non viene scelta in nessuna parte d’Europa dal consumatore'.
'Crediamo in un nuovo patto che riesca ad aiutare in questo momento di grave crisi economica le aziende a non chiudere. In questo senso', ha precisato Zaia, ' sarà fondamentale le chiusura dell’health check europeo del 17 novembre, appuntamento al quale ci presentiamo con le idee chiare sulle quote latte e sugli altri grandi temi in discussione'.
 
Il settore 'latte' e i farmer's market
'A proposito di quote latte', ha spiegato, 'voglio ricordare che qualunque soluzione sarà data, indispensabile sarà creare il fondo speciale europeo che ci consenta di poter intervenire sul prezzo del latte dopo la cessazione delle quote, allo scopo di mantenerne competitivo il prezzo'.
'Il nostro obiettivo', ha aggiunto il ministro, 'è investire sul binomio prodotto-territorio. Sono convinto che la produzione indifferenziata verso la quale spinge una parte dell’Unione non dia valore aggiunto al sistema italiano. Sono certo che l’Europa saprà tenere in debita considerazione ciò che uno Stato fondatore ritiene essenziale per il proprio sviluppo. Di certo, non ci sentiamo dei mezzadri al servizio di altre potenze'.
Il ministro ha poi accennato al sistema dei farmer’s market definiti 'uno degli strumenti del patto tra produttori e consumatori'.
'E’ venuta l’ora di investire sull’economia reale: credo', ha detto Zaia, 'che sia sotto gli occhi di tutti il fallimento di un progetto che rende virtuale, se non del tutto inutile, il lavoro dell’uomo. Ieri era la giornata mondiale dell’alimentazione: tutto ci dice che occorre raddoppiare la produzione agricola mondiale. Ritengo che ci si debba preoccupare del fatto che troppe aree vengano strappate al commestibile per essere destinate al combustibile. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a 3 milioni di persone che muoiono per fame, ad 1 miliardo di persone che soffrono la fame e al fatto che il 13% degli italiani vive con meno di 700 euro al mese'.
Il ministro ha poi concluso parlando della Finanziaria: 'Non mi scandalizzo, anzi plaudo ad un Governo che decide di tagliare laddove si individuino costi eccessivi e sprechi. Il Governo e la maggioranza sono assolutamente solidali su una manovra che risanerà il Paese'.