Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia ha partecipato ai lavori del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura e della Pesca a Bruxelles, intervenendo sui temi di più stretta attualità riguardanti l'agricoltura italiana. In generale, 'sono convinto', ha affermato Zaia, 'che non si arriverà al muro contro muro tra Italia ed Europa, perché a quest'ultima il nostro Paese ha già dato e sacrificato tanto sin dal 1984, quando l'allora governo in carica accettò condizioni umilianti e sbagliate per la tradizione e il modello economico italiano. Sono convinto inoltre che il rapporto che ho con Mariann Fisher Boel, improntato alla lealtà e all’equilibrio, ci aiuterà a non prendere in considerazione alcuna forma di rinazionalizzazione del comparto'.
Il ministro ha poi dato comunicazione di quella cifra 'consistente (centoventinove milioni di euro) che il ministero è riuscito ad ottenere dall'Europa per gli stanziamenti in favore degli indigenti. Un risultato', ha proseguito Zaia, 'che premia la professionalità dei nostri rappresentanti nel corso della trattativa e che certamente aiuterà il sistema Italia a favorire le persone più esposte socialmente'.
 
Revisione Pac, il punto sul 'settore latte'
Nel corso di questo primo incontro negoziale sulla revisione della Pac (Politica agricola comune), il ministro Zaia è tornato a parlare di settore latte, per l’Italia uno dei punti principali e più sensibili della stessa Pac.
'Con la trilaterale di oggi', ha affermato il titolare del dicastero di via XX Settembre, 'siamo al giro di boa di una trattativa che deve concludersi positivamente per l’agricoltura italiana. Oggi abbiamo chiesto alla Commissaria Fisher Boel e al ministro dell’Agricoltura francese Michel Barnier che sostengano la nostra proposta di aumentare la quota nazionale italiana del 10%, cioè di circa un milione di tonnellate annue. Non possiamo più accettare la sperequazione sul latte in atto da 24 anni e che riguarda esclusivamente il nostro Paese, costretto a coprire quasi la metà del proprio fabbisogno interno con latte straniero. L’Italia si sente ed è la California d’Europa. E' finita l’epoca in cui ci facevamo bastonare in silenzio. Siamo convinti', ha detto ancora Zaia, 'che sia necessario, per costruire un solido ed equilibrato sistema europeo, impegnarsi per un 'soft – lending', che richiederà un intervento economico importante da parte dell’Unione europea. Siamo favorevoli poi alla creazione di un fondo straordinario che sostenga la produzione lattiero casearia, convinti che le risorse da destinare a questo scopo ci siano'.