Il 22 settembre 2008 l'Unione europea ha richiesto all'India consultazioni riguardanti il suo regime fiscali per liquori e vini, aprendo così una disputa sotto l'egida del Wto (World trade organization): i membri, in questo caso Unione europea e India, hanno così l'opportunità di discutere la questione e trovare una soluzione soddisfacente per entrambi.
Le proteste dell'Unione europea sono suscitate dal fatto che la tariffa doganale per le bottiglie di vino e liquore importate in India è già al 150%; altre tasse che vengono applicate a discriminazione di alcuni degli Stati indiani aggiungono un ulteriore peso per gli importatori. Per esempio, lo stato del Maharashtra impone una tassa speciale sul vino importato, ma esenta i vini e i liquori prodotti localmente da qualsiasi dazio; anche Goa aggiunge una tassa di importazione e 'registrazione' al costo dei vini e dei liquori importati. In entrambi i casi, queste tasse sono applicate solo ai prodotti importanti, o sono molto più alte per i prodotti importati rispetto a quelli locali: una violazione dei trattati Wto, che richiede che tutti gli Stati membri trattino allo stesso modo i beni domestici e i beni d'importazione.
Nonostante recenti modifiche alla legislazione federale indiana, non c'è nessuna indicazione che queste restrizioni siano cessate, ma anzi, sembra che una 'tassa speciale' venga imposta solo ed esclusivamente su liquori e vini di importazione.
Nell'ambito della 'Strategia di accesso ai mercati' nata nel 2007', la Commissione europea si sta concentrando su nuove risorse per rimuovere gli ostacoli che sbarrano ingiustamente l'accesso ai mercati in crescita come quello indiano. Secondo l'industria europea, il mercato indiano dei liquori è uno dei più grandi al modo; nel 2007, le esportazioni europee di liquori verso l'India ammontavano a circa 57 milioni di euro sul totale di 7 bilioni esportati verso oltre 150 Paesi diversi, e le esportazioni di vino corrispondevano a circa 11 milioni di euro sul totale dei 6 bilioni di euro esportati complessivamente. Già nel 2007 la pressione esercitata dall'Unione europea e dal Wto sull'India aveva portato all'eliminazione della tassa federale supplementare; liberate dall'eccessivo peso fiscale, le importazioni di vino e liquori sono cresciute rispettivamente del 264% e del 550%.