Non si ferma la corsa dell'oro nero: il barile Usa ha toccato un nuovo record a 109,20 dollari. L'andamento del prezzo del petrolio risente anche dell'indebolimento del biglietto verde: l'Euro infatti ha bruciato un nuovo record sul dollaro, 1,55. In particolare, la moneta unica tocca il massimo storico di 1,5489 dollari sostenuta dalla crescita della fiducia degli investitori tedeschi registrata dall'indice Zew.
E il futuro non promette bene: secondo l'Agenzia internazionale dell'energia, il rallentamento delle principali economie mondiali modererà la sete di petrolio ma gli alti prezzi del greggio non sono solo il frutto di speculazione e sono destinati a durare. Anzi, gli esperti ritengono 'improbabile che i prezzi tornino ai livelli visti nella prima parte di questo decennio'. Anche in Italia preoccupa il caro greggio, soprattutto per gli effetti sulle bollette di luce e gas. Il presidente dell'Authority dell'Energia, Alessandro Ortis, si dice preoccupato 'Autorità e come consumatore'. 'Noi abbiamo un sistema', ha spiegato, 'che dipende molto dalle importazioni di idrocarburi. Se aumenta il prezzo del combustibile, aumenta il prezzo della produzione e questo ha un impatto sulla bolletta'. Ortis ha sottolineato che 'i consuntivi' per calcolare un eventuale aggiornamento della tariffe fissate dall'Autorità verrà fatto solo a fine mese e ha aggiunto che l'ennesimo record del prezzo del greggio 'ci imporrà delle riflessioni tariffarie'.