“L’agricoltura biologica in Piemonte è una realtà in crescita, che, superata la sperimentazione pionieristica dei primi anni, sta oggi attraversando una fase di consolidamento più matura, accompagnata da un indubbio aumento della domanda e dell’interesse da parte del pubblico e dei consumatori”. Con queste parole l’assessore regionale all’Agricoltura Mino Taricco ha tracciato il quadro di sintesi del settore, emerso oggi nel corso del convegno nazionale “Logicamente bio: dove va l’agricoltura biologica?”, promosso dalla Regione Piemonte, al Centro Incontri di corso Stati Uniti a Torino.
 
La giornata di convegno ha analizzato il quadro del comparto agricolo biologico piemontese, grazie ai risultati di una ricerca, promossa dalla Regione e realizzata dall'Università di Torino in collaborazione con le associazioni dei produttori, attraverso interviste sul campo a un campione di oltre 1600 aziende. Si tratta della prima indagine in Italia che analizza in maniera sistematica e approfondita il comparto agricolo biologico. Dallo studio emerge una realtà pari a circa il 2% dell’agricoltura regionale, tutt’altro che marginale per vivacità e dinamismo, il cui valore economico è quantificato in circa 46 milioni di euro. Miglioramenti sono possibili nell’accesso ai canali commerciali e sul versante della valorizzazione della produzione biologica e della corretta informazione ai consumatori.

“Proprio perché il biologico è in crescita nella nostra regione, e si estende ormai su 37.000 ettari e riguarda circa 2500 aziende – ha spiegato l’assessore Taricco – si tratta di un settore che vorremmo accompagnare in modo virtuoso, facendo in modo che una domanda in espansione e una sensibilità più generalizzata del pubblico, unite alle capacità imprenditoriali dei produttori, possano consolidare i risultati e affinare le strategie.”
In questo senso, la Regione Piemonte ha destinato una quota significativa delle risorse del nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013, approvato pochi giorni fa dal Comitato della Commissione europea, a finanziare le “misure agroambientali” – in cui rientrano specifiche azioni a favore del biologico – che da sole rappresentano circa il 30% delle risorse complessive a disposizione del Piemonte (oltre 1 miliardo di euro comprensivi di fondi comunitari, statali e regionali per i prossimi sette anni). “Per alcune delle misure agroambientali, e in particolare per quelle relative alle produzioni biologiche e integrate – conclude Taricco - la Regione ha deciso, sin da aprile, di aprire anticipatamente i bandi, proprio per dare continuità agli interventi regionali a favore del comparto.”
Inoltre, la legge regionale di riferimento per il settore biologico (l.r. 13/1999) promuove la ricerca, la sperimentazione e sostiene la valorizzazione delle produzioni biologiche.

Al convegno hanno preso parte rappresentanti delle Regioni Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Marche, che hanno illustrato le proprie esperienze comparative e a nome del ministero delle Politiche agricole è intervenuto Alberto Manzo.
Il pomeriggio è stato animato da un vivace e paertecipato talk show condotto dal giornalista di “Ambiente Italia” Beppe Rovera, che ha coinvolto esponenti del mondo della produzione, della distribuzione, del consumo e gli amministratori, per discutere dei temi più attuali: prezzi, commercializzazione, promozione, controlli, rapporto con i cittadini consumatori.