I presidenti delle organizzazioni che rappresentano gli agricoltori dell’Ue e le loro cooperative, Jean-Michel Lemétayer del Copa (in foto) e Donal Cashman della Cogeca, hanno presentato oggi la prima reazione alle proposte della Commissione europea sulla verifica dello stato di salute. Soddisfatti del fatto che la Commissione parli di semplificare gli aspetti troppo burocratici della Pac, in particolare per condizionalità e gestione dei diritti, hanno però messo in guardia contro l’utilizzo della verifica dello stato di salute a fini diversi da quello di controllare che la riforma del 2003 funzioni efficacemente. Cashman ha dichiarato: “Gli agricoltori hanno dovuto procedere ad adeguamenti sostanziali in seguito alla riforma del 2003, che è ancore in corso in vari settori. Ora hanno bisogno di un periodo di stabilità". Lemétayer ha sottolineato: “Non siamo d’accordo con un nuovo smantellamento dei meccanismi di stabilizzazione dei mercati ed esprimiamo serie preoccupazioni in merito a ogni ulteriore riduzione dei pagamenti diretti versati agli agricoltori. Dobbiamo disporre in Europa di una strategia alimentare che ci consenta di ottimizzare la capacità di produzione della nostra agricoltura per poter garantire in futuro ai 500 milioni di consumatori dell’Ue un approvvigionamento stabile e sicuro in derrate alimentari prodotte nel rispetto delle norme più rigorose in materia di sicurezza e di sostenibilità”.