“Le priorità della cooperazione vitivinicola sono anche le priorità della delegazione italiana. Sosteniamo la proposta della Commissione europea, per i punti più coraggiosi come quello sullo zuccheraggio, anche se già 21-22 Paesi si sono dichiarati contrari, per questo dobbiamo tenere conto di un possibile cambiamento nel corso del negoziato finale”. Questa la posizione del ministro delle Politiche agricole De Castro in occasione del seminario organizzato da Fedagri-Confcooperative, sulla sostenibilità, per il settore vitivinicolo cooperativo. “Se proprio dovremo cedere - ha aggiunto De Castro - oltre a preservare il mantenimento dell’aiuto all’arricchimento, per lo zuccheraggio potremmo concedere un aumento del grado alcolico dei vini massimo di 2 gradi. L’Europa è un’arena complessa, per trovare la sintesi dobbiamo cercare di capire come sono organizzati gli altri Paesi”. Condivisione degli obiettivi proposti dalla federazione è arrivata anche da Lene Naesager, membro del Gabinetto del Commissario europeo all’Agricoltura. “La proposta della commissione - ha detto Naesager - va verso una riforma fatta da regole semplici che diano equilibrio tra domanda e offerta”. Quanto alle prestazioni viniche, secondo la Naesager, è comprensibile la necessità di Fedagri-Confcooperative di mantenere la distillazione dei sottoprodotti per preservare la qualità dei vini e l’impatto ambientale. I prossimi appuntamenti riguardano la convocazione del Tavolo Agroalimentare, annunciata dal ministro De Castro per mettere a punto le priorità nazionali per il settore e la celebrazione della seconda edizione degli Stati Generali del Vino, che si terranno a Roma, il prossimo 8 novembre 2007 nel corso dei quali si parlerà anche della modifica della Legge 164, sulla denominazione d’origine dei vini.