Questa molecola, presente in quantità non trascurabili nella nostra dieta, il suo valore, infatti, è di 25-30 milligrammi al giorno, ha una potenziale attività chemiopreventiva, cioè la capacità che hanno le molecole naturali o sintetiche di bloccare il processo di trasformazione di una cellula normale in tumorale, oppure di revertirlo se già in atto. “Le concentrazioni di quercetina utilizzate nel nostro studio - afferma Gian Luigi Russo, ricercatore presso l’Isa-Cnr e responsabile della ricerca - sono compatibili con l’assunzione dietetica giornaliera della molecola nell’ambito di un regime alimentare ricco di frutta e verdura. Inoltre, la scarsa tossicità della quercetina anche quando somministrata a elevati dosaggi lascia ben sperare per la progettazione di test clinici sia per l’utilizzo della molecola come farmaco sia come agente chemiopreventivo”.
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