Le microplastiche - cioè i frammenti di plastica di dimensioni inferiori ad un micrometro, un milionesimo di metro - stanno diventando uno dei principali inquinanti a livello globale, presenti ormai in molti ambienti e con effetti che spesso sono ancora da capire pienamente.
Prodotte dalla degradazione degli oggetti in plastica, per le loro piccolissime dimensioni si diffondono velocemente nell'ambiente e sono difficilissime da rimuovere.
Così si trovano ormai in mare, nelle acque dolci, nel terreno, nell'aria e all'interno di molti organismi viventi, dove possono causare problemi che vanno dalle ostruzioni fisiche, ad effetti tossici e cancerogeni.
Un problema reso più grave dal fatto che qualsiasi oggetto in plastica può produrle, anche se non è ancora un rifiuto, come uno pneumatico che si consuma sull'asfalto o un maglione sintetico durante il lavaggio e l'asciugatura.
E oltre all'attenzione sui vari problemi che possono causare all'uomo e all'ambiente, si stanno iniziando a moltiplicare anche gli studi sui possibili effetti sulle api.
Per cercare di fare il punto sulla questione abbiamo parlato con il dottor Giovanni Cilia del Crea Agricoltura e Ambiente, Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l'analisi dell'Economia Agraria, che è stato anche tra gli autori di un recente articolo sugli effetti combinati di insetticidi, patogeni e microplastiche sulle api, pubblicato sulla rivista Environmental Toxicology and Pharmacology.
Dottor Cilia, cosa sappiamo oggi del rapporto tra api e microplastiche?
"L'interazione api e microplastiche è molto complicata, come d'altronde ogni rapporto tra api ed inquinanti ambientali. Le api possono svolgere un ruolo essenziale nel monitoraggio della diffusione delle microplastiche nell'ambiente, come precedentemente dimostrato, poiché esse rimangono incastrate nei peli, zampe e ali delle api bottinatrici. Gli effetti avversi sulla salute delle api sono esclusivamente derivati da prove di laboratorio".
Il dottor Giovanni Cilia del Crea Agricoltura e Ambiente
(Fonte: Crea)
In che modo le api ci entrano in contatto?
"Le api possono entrare in contatto con le microplastiche, intercettandole durante i voli di foraggiamento o bottinando polline dai fiori. In questo modo rimangono incastrate al loro corpo e veicolate all'interno dell'alveare. Scambi di trofallassi o azioni di pulizia possono portare un accumulo all'interno della colonia, come dimostrato da rilevamenti su cera o celle di covata non opercolata.
Inoltre le api possono ingerire le microplastiche suggendo il nettare dei fiori o abbeverandosi a fonti d'acqua contaminate. Queste vie provocano una localizzazione principale a livello intestinale, ma anche una diffusione in diversi apparati".
Che effetti possono avere sulla salute dei singoli insetti e degli alveari?
"Gli unici dati che al momento abbiamo a disposizione sono legati alle prove sperimentali effettuate in laboratorio. L'ingestione di microplastiche di materiale diverso (come polistirene o polipropilene) causa una ridotta aspettativa di vita delle api bottinatrici. Tale aspettativa di vita è anche accorciata dall'interazione delle microplastiche con altri agenti abiotici (agrofarmaci) e biotici (come infezioni da Nosema ceranae), come evidenziato nel nostro studio. Inoltre, l'ingestione di microplastiche può avere degli effetti avversi sulla cognizione delle api, dovuti alla localizzazione a livello cerebrale. Invece, una localizzazione a livello intestinale provoca una diminuzione o un'alterazione del microbiota".
Oltre alle api da miele, ci sono studi anche su altre api? Sui bombi per esempio?
"Al momento i principali studi sono su Apis mellifera ad eccezione di un recente studio che ha valutato gli effetti delle microplastiche derivanti da vernici spray su una specie di bombo nativo del Sud America, Bombus atratus. Questo lavoro sottolinea l'ampia variabilità delle risorse che producono microplastiche e la loro diffusione, oltre agli effetti avversi su altri apoidei".
Materiale consigliato per approfondire
"Microplastics incorporated by honeybees from food are transferred to honey, wax and larvae", Enviromental Pollution, Alma et al., 2023
"Dancing with danger - how honeybees are getting affected in the web of microplastics - a review", NanoImpact, Bashir et al., 2024,
"Microplastic ingestion and co-exposure to Nosema ceranae and flupyradifurone reduce the survival of honey bees (Apis mellifera L.)", Environmental Toxicology and Pharmacology, Tiritelli et al., 2024