"Il Tavolo della filiera suinicola convocato al Mipaaf è stato un passaggio a vuoto sul piano politico, dovuto all'assenza di un ministro, che a oggi non c'è, e dalla mancata partecipazione dei
due sottosegretari".
È stato questo il commento dell'assessore all'Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, al termine dell'incontro fra mondo agricolo e industriali delle carni suine al Mipaaf del 30 gennaio scorso.
"Non è stato possibile affrontare questioni di natura politica - ha proseguito Fava - e, per quanto avessimo di fronte tecnici molto bravi, la situazione della suinicoltura merita un'attenzione profonda da parte del governo. Non possiamo limitarci al peso e alla valutazione delle carcasse, aspetti che
potranno appassionare alcuni operatori, ma non certo una filiera che ha gravi problemi di redditivi
tà".

Per evitare che ci si trovi a discutere fra sei mesi o un anno con la filiera ancora più
compromessa, Fava chiede "interventi urgenti". Una filiera strategica e vale oltre 20 miliardi di euro.

Le Regioni del Nord (Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte e Friuli Venezia Giulia) hanno
richiesto un incontro entro un paio di settimane, alla presenza del nuovo ministro o dei sottosegretari. "Impossibile discutere di un comparto strategico per l'Italian Quality agroalimentare - ha concluso l'assessore - in assenza della controparte politica".