“La filiera bovina italiana è un patrimonio da tutelare, valorizzare e promuovere. Per questo sto lavorando per un continuo e costruttivo confronto con tutti gli attori del settore per trovare le soluzioni più adatte a garantire crescita e sviluppo”. 

Lo ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano visitando lo stabilimento di Inalca di Castelvetro (Modena). 

Inalca  - ha aggiunto il ministro - rappresenta una realtà produttiva di primaria importanza non solo per il comparto ma per il nostro Paese tutto. E' un simbolo dell’Italia che produce e un esempio della capacità del Made in Italy di imporsi sui mercati internazionali”. 

Nella sua visita Romano è stato accompagnato dall’amministratore delegato dell’azienda Luigi Scordamaglia e dal patron Luigi Cremonini. 

Inalca spa può contare su quattromila dipendenti, su una capacità di macellazione di 700 mila capi l’anno ed ha raggiunto un fatturato di un miliardo e 300 milioni. La produzione si sviluppa su sei impianti di lavorazione della carne bovina in Italia e undici impianti di lavorazione e distribuzione nel mondo, dall’Angola alla Russia, passando per l’Algeria, il Congo e il Mozambico.