Ad avviso degli allevatori di suini, riuniti in un incontro organizzato dalla Cia Lombardia, per uscire dalla ormai insostenibile crisi della suinicoltura serve sì un progetto di ampio respiro che consenta un rilancio, ma soprattutto occorrono interventi incisivi per scongiurare la chiusura degli allevamenti. 

L'assemblea, coordinata dal responsabile nazionale della Cia Umberto Borelli, porterà presto alla costituzione anche in lombardia del Gruppo di prodotto suini all'interno del Gie, Gruppo interesse economico nazionale zootecnia, definendo già alcune priorità d'azione. 

Per la Cia Lombardia, serve una svolta nella travagliata vicenda della Cun, Commissione unica nazionale e la ripresa del confronto per definire un contratto tipo che regoli i rapporti tra industria e allevatori. 

"Occorre - inoltre ha sottolineato Antenore Cervi, coordinatore nazionale del Gruppo suini - uno sforzo per rilanciare i temi legati alla qualità e all'etichettatura". 

"Oltre alla programmazione produttiva, è necessario - aggiunge la confederazione regionale - incentivare una nuova fase di aggregazione del prodotto agricolo, vista anche l'evoluzione della politica comunitaria".