Si è svolto il Comitato direttivo dell'Anas, Associazione nazionale allevatori suini

Al centro dei lavori, presieduti dal presidente dell'Anas Andrea Cristini, gli indirizzi programmativi per il triennio 2011-2013, il funzionamento della Cun, Commissione unica nazionale e le relazioni di filiera

"Gli indirizzi programmatici per i prossimi tre anni - precisa l'Anas - sono stati formulati nel rispetto degli scopi statutari. Essi riguardano il miglioramento, la valorizzazione, la promozione dell'allevamento suinicolo nazionale e dei prodotti da esso derivati. Naturalmente, viste le competenze attribuite dalle leggi dello stato, le iniziative più significative riguardano il miglioramento genetico delle razze suine e la conservazione della biodiversità delle razze autoctone". 

Secondo l'Anas, la situazione economica e lo scenario dei prossimi anni richiedono interventi per rafforzare le caratteristiche intrinseche distintive delle produzioni suinicole italiane, in particolare delle carni suine destinate alle Dop; per diversificare la produzione suinicola (suino 'magro') quale condizione necessaria per riequilibrare domanda ed offerta dei suini per le Dop; per migliorare l'efficienza produttiva sia dei suini per le Dop che quelli destinati ad altre produzioni; e non ultimo per rafforzare la realtà produttiva delle razze autoctone utili ad intercettare mercati di nicchia. 

Nel corso della riunione del Comitato direttivo sono emerse importanti indicazioni sulla recente attività della Cun e sulle relazioni tra allevatori e alcuni macelli cooperativi. Per quanto riguarda la Cun sono da stigmatizzare quei comportamenti che non consentono alla rappresentanza agricola di disporre della coesione e coerenza necessari per interloquire con maggior poter contrattuale con la parte industriale. 

E' auspicabile un consolidamento dell'esperienza in essere, prevenendo nel limite del possibile situazioni quali quelle che hanno determinato di recente la decadenza di uno dei migliori componenti della Cun stessa. 

La Cun, per l'Associazione nazionale allevatori suini, costituisce, nonostante le difficoltà incontrate, una positiva innovazione nel campo delle relazioni commerciali tra allevatori e macellatori e per questo Anas continuerà ad assicurare il sostegno tecnico (raccolta, elaborazione dati) fin qui fornito. 

In merito ai macelli cooperativi, il comitato Anas rileva una certa estraneità degli allevatori soci rispetto alle politiche gestionali dei macelli stessi. Queste realtà cooperativistiche, soprattutto nell'attuale critica situazione del settore, dovrebbero essere punti di riferimento per l'innovazione della filiera suinicola, delle relazioni lungo la filiera stessa e per il necessario governo quanti-qualitativo della produzione. 

Infine, il comitato ha deliberato la cooptazione a consigliere di un allevatore in rappresentanza della provincia di Mantova, il rinnovo negli organi tecnici del libro genealogico e dell'albo dei registri ibridi, l'aggiornamento dell'elenco dell'albo esperti del libro, e l'adesione a socio dell'Ara della Calabria.