L'Anas, Associazione nazionale allevatori suini, informa che nel corso dell'assemblea dei soci per il rinnovo degli organi collegiali, il presidente Giandomenico Gusmaroli ha illustrato le motivazioni per cui non si è ricandidato alla guida dell'associazione ed ha colto l'occasione per un'approfondita disamina delle iniziative portate a compimento e degli scenari futuri. 

Tra le iniziative, Gusmaroli ha sottolineato i risultati raggiunti dalla selezione del Libro genealogico, che è il punto di riferimento produttivo dei circuiti delle Dop italiane, ed ha ricordato il contributo assicurato dal registro anagrafico al recupero, alla conservazione ed alla valorizzazione delle razze suine autoctone. 

Il presidente si è quindi soffermato sull'attività dell'Osservatorio Anas, avviata nel 2005, uno strumento d'informazione tecnica apprezzato da un numero crescente di utenti. Ad oggi sono state diffuse 302 schede informative settimanali e si contano 398 iscritti (tra cui uffici delle confederazioni agricole, Apa e Ara, Università, ministeri, regioni e province, Camere di commercio, Ismea, Enea, Crpa, Ipq-Ineq, Assica e numerosi allevatori). 

Attraverso l'Osservatorio sono state divulgate notizie sulla normativa nazionale e comunitaria di interesse per il settore suinicolo e sono stati diffusi dati statistici sul nostro comparto che costituiscono un utile indicatore per orientare le scelte e le strategie delle aziende e dell'intero comparto suinicolo.

L'opacità delle relazioni interprofessionali e gli accordi non mantenuti

Non poteva mancare nell'esposizione del presidente il capitolo riguardante le relazioni interprofessionali. I passaggi più significativi sono stati l'istituzione del Tavolo della filiera suinicola presso il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. Il lavoro del Tavolo si è sostanziato nella sigla del Protocollo d'intesa della filiera suinicola il 5 dicembre 2007, del piano degli impegni esecutivi nel luglio 2008 e di un addendum nel luglio 2009. Attraverso questi accordi, parte agricola ed industriale avevano stabilito degli obiettivi comuni per lo sviluppo del comparto, tra cui l'identificazione di un Mercato unico nazionale, da cui è nata la Cun-Commissione unica nazionale dei suini da macello e l'impostazione di un "contratto tipo", la definizione di un modello condiviso di valutazione delle carcasse, la valorizzazione dei tagli della carcassa diversi dalle cosce, la programmazione di volumi produttivi correlati agli sbocchi di mercato, un piano produttivo dei 'suini leggeri', l'eradicazione della malattia vescicolare dal territorio italiano. 

Purtroppo i comportamenti delle parti non hanno permesso l'implementazione degli accordi sottoscritti e l'unica iniziativa che è diventata operativa nonostante diverse difficoltà di funzionamento è la Cun dei suini da macello, a cui Anas assicura supporto tecnico attraverso la raccolta ed elaborazione di dati ed il coordinamento dei commissari agricoli. 

Gusmaroli ha quindi fatto presente che la frustrazione derivante dall'opacità delle relazioni interprofessionali, dove anche gli accordi sottoscritti non vengono rispettati dalla parte industriale, ha indotto nel corso del 2010 l'associazione ha concentrare le proprie energie verso iniziative più concrete: l'allargamento della compagine sociale a nuove figure della filiera suinicola, l'avvio del progetto in collaborazione con aia per la valorizzazione delle carni suine con il marchio 'Italialleva' e la sottoscrizione con i  Consorzi del prosciutto di Parma e di San Daniele di un Protocollo di intesa per un rilancio delle politiche di qualità con iniziative tecniche ed organizzative, il tutto in un quadro di "equa ripartizione del valore aggiunto tra i diversi anelli della filiera produttiva e tra produzione e distribuzione".