La Simest-Società italiana per le imprese all'estero informa che "le notizie apparse sulla stampa non corrispondono a quanto di nostra conoscenza per quanto riguarda i prodotti della Lactitalia S.r.l. in Romania e per quanto concerne la Roinvest S.r.l. (socio italiano che gestisce la società in Romania) e facente capo alla famiglia Pinna, proprietaria di un'importante azienda in Sardegna di prodotti tipici italiani. Come anche confermato da un esponente della famiglia Pinna, i prodotti romeni assolutamente non riportano la dicitura 'made in Italy': un pecorino denominato 'Grattugia' è destinato principalmente al mercato romeno e si configura con pezzi da 7/8 kg, ben diversi dal pecorino nostrano di 20/30 kg. Anche altri prodotti di latte vaccino: 'Dolce vita' e 'Guru de rai' sono chiaramente prodotti non marchiati made in Italy". 

Simest ha sostenuto l'internazionalizzazione della società italiana nel 2004 ed oggi l'attività di fratelli Pinna Industrie Casearie S.p.a. è cresciuta, attestandosi a circa 55 milioni di euro prodotti in Italia. Mentre lo sviluppo in Romania è servito a rafforzarsi su alcuni mercati esteri con buoni prodotti di fascia diversa che complessivamente rappresentano un fatturato di 4 milioni di euro. 

"Ci sorprendono quindi - conclude la Simest - queste notizie e comunque stiamo approfondendo con i fratelli Pinna, nostri partner industriali, i contorni di questa vicenda che ci sembra un equivoco in quanto configurerebbe un'azione contro i propri prodotti italiani ovvero contro se stessa. Del resto Simest ha sempre fortemente sostenuto e sostiene lo sviluppo delle aziende italiane e, in particolare, del made in Italy".