Le razze suine autoctone italiane rappresentano una realtà importante sotto il profilo storico, culturale, sociale ed economico. La loro salvaguardia è una delle componenti qualificanti ed imprescindibili delle politiche per lo sviluppo di modelli produttivi sostenibili, fortemente integrati con attività di tipo "agrituristico". Dal 1997 Anas è impegnata con successo nel recupero e nella valorizzazione delle antiche razze italiane. Le popolazioni interessate sono sei: Apulo Calabrese, Casertana, Cinta Senese, Mora Romagnola, Nero Siciliano e Sarda. 

L’impegno e la passione dei numerosi allevatori coinvolti e l’efficacia dei programmi di conservazione, attuati dal Registro anagrafico Anas, hanno posto le condizioni per un rilancio dell’allevamento di queste razze, fino a qualche anno fa a rischio estinzione. 

L’attività del Registro anagrafico procede di pari passo con le iniziative di valorizzazione delle produzioni all’interno di specifiche e qualificate nicchie di mercato. L'interesse del mercato per i prodotti derivati da questi sistemi produttivi assicura prospettive di sviluppo promettenti.

Per sostenere questo importante sforzo e tenendo conto che il 2010 è stato proclamato dall’Onu “anno della biodiversità” il Registro anagrafico, in collaborazione con le Associazioni allevatori socie Anas, organizza una serie di Meeting per fare il punto sui risultati raggiunti e per illustrare agli allevatori ed operatori della filiera gli standard delle diverse razze. 

I primi due appuntamenti sono con gli allevatori delle razze Apulo Calabrese e Nero Siciliano, rispettivamente il 21 aprile ad Acri in provincia di Cosenza ed il 22 aprile ed a Raccuja in provincia di Messina. 

Il 14 maggio sarà la volta della Cinta Senese presso un allevamento della provincia di Siena. Infine, il 24 ottobre la cittadina di Brisighella (Ravenna) ospiterà il Meeting della Mora Romagnola, in occasione della tradizionale fiera locale.