Nell'ambito della manifestazione 'I sapori di Parma', tenutasi domenica, 27 settembre 2009, presso l'Academia Barilla  - alla quale hanno preso parte Antonio Martini responsabile nazionale del settore lattiero-caseario dell'AGCI Agrital ed Elia Fiorillo, vice presidente dell'AGCI Agrital - il caseificio sociale 'La Traversetolese', aderente all'Associazione, ha presentato un nuovo prodotto caseario che sintetizza una ricerca di eccellenza nella già elevata qualità del Parmigiano-Reggiano.

Nel presentare il 'Selezione Gran Speciale', Antonio Martini, anche in qualità di presidente del caseificio sociale 'La Traversetolese', ha tenuto a sottolineare come il settore si trovi ad affrontare ormai una lunga crisi, che, se non superata in tempi brevi, porterebbe alla realistica scomparsa dell'intera zootecnia italiana. Per il responsabile del settore lattiero caseario dell'AGCI Agrital 'c'è bisogno che tutte le rappresentanze nazionali, parlamentari, sindacali, sociali ed economiche affianchino il ministro Luca Zaia con maggiore decisione e coesione, nella consapevolezza che il crollo della zootecnia sarebbe drammaticamente sconvolgente per l'intera nazione'. 'Basti pensare - ha concluso Martini - all'ulteriore indebitamento pubblico attivato dalle maggiori, e già pesantissime ed assurde, importazioni di latte e derivati ed all'inevitabile effetto domino che avvierebbe al declino irreversibile centinaia di migliaia di attività dell'indotto: dall'edile, alla metalmeccanica, al comparto farmaceutico-veterinario, alla mangimistica, nonché alla distribuzione e all'esportazione'.

In particolare, nel corso del suo intervento, il vice presidente dell'AGCI Agrital, Elia Fiorillo, ha espresso gravi preoccupazioni per il piano 2010 di distribuzione di aiuti alimentari agli indigenti, relativamente alla proposta di ripartizione, elaborata dalla Commissione Europea, ritenendola pericolosa per il nostro Paese.

Fiorillo ha spiegato che, nel corso dell'anno corrente, la Commissione Europea aveva prospettato per il piano 2010 di distribuzione di aiuti alimentari agli indigenti, uno schema notevolmente più flessibile di quello adottato da oltre venti anni. Tale nuovo schema, secondo il vice presidente dell'AGCI Agrital, avrebbe consentito a ciascun Stato membro di impiegare le risorse assegnate per la realizzazione di un paniere di prodotti funzionali ai fabbisogni interni, superando il vincolo che costringeva a reperire sul mercato prodotti appartenenti a specifiche categorie merceologiche determinate da Bruxelles. Fiorillo ha proseguito affermando che, nel nuovo contesto ipotizzato, il Ministro Zaia, aveva assunto pubblici impegni circa l'inserimento nel paniere dell'olio d'oliva, anche sulla base di pressanti richieste delle Regioni Puglia e Calabria.

'In un'ottica diametralmente opposta, invece - ha dichiarato Fiorillo - la Commissione Europea ha annunciato un'impostazione assai più rigida di quella storica, che imporrebbe all'Italia l'obbligo di incorporare nel paniere lattiero-caseario percentuali minime dei citati prodotti (10 per cento per il latte in polvere e 25-50 per cento per il burro). Considerato che la quota lattiero-casearia nel paniere italiano - ha concluso il vice-presidente AGCI Agrital - copre circa i 2/3 dell'intero budget annuale (circa 120 milioni) la posizione di Bruxelles provocherebbe l'afflusso nel nostro Paese di ingenti quantitativi di latte in polvere - a fronte degli attuali orientamenti a stimolare l'uso di latte fresco - e ancor di più di burro che è tra i principali concorrenti al ribasso dell'olio extravergine di oliva, sia in termini di prezzo che di qualità'.