Il 28 settembre scorso si è tenuta una importante riunione al Ministero per l'Agricoltura, con l'obiettivo di accelerare i pagamenti dei ristori alle aziende agricole alluvionate nelle zone delimitate di Emilia Romagna, Marche e Toscana, presente all'incontro il commissario alla ricostruzione post alluvione, generale Francesco Paolo Figliuolo. Gli agricoltori potranno presentare le domande di pagamento a partire dal 16 novembre e i pagamenti dovranno essere completati entro il 31 gennaio 2024. I soldi a disposizione per i ristori immediati assommano a circa 280 milioni di euro più i fondi della Protezione Civile diretti alle aziende agricole. Poi ci sono altre voci di spesa collaterali a titolo di aiuto.

 

"Quella di oggi è stata una riunione molto positiva. Insieme al generale Figliuolo abbiamo incontrato le associazioni di categoria che hanno apprezzato il lavoro di squadra che stiamo facendo per far ripartire le imprese degli agricoltori dell'Emilia Romagna e velocizzare la possibilità di dar loro ristori", così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida alla riunione di coordinamento per gli eventi alluvionali in Emilia Romagna che si è svolta al Masaf con il commissario alla ricostruzione post alluvione, il generale Francesco Paolo Figliuolo, il viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Galeazzo Bignami e le associazioni di categoria.

 

"Grazie al lavoro del ministero abbiamo reperito risorse interne ma anche in Europa - ha sottolineato il ministro Lollobrigida - ottenendo oltre 60 milioni sulle voci calamità, alluvione e siccità che ci hanno permesso di attivare un cofinanziamento del 200%, quindi 180 milioni. Cifra che verrà erogata molto rapidamente nei tempi che oggi abbiamo comunicato alle associazioni in base ad un meccanismo che abbiamo identificato e che in queste ore verrà messo tecnicamente in azione. Le associazioni hanno apprezzato il lavoro della struttura commissariale, molto più celere rispetto al passato".

 

Tanto è imposto dall'utilizzo di 60 milioni del Feaga in quota riserva di crisi: il Feaga ha una gestione per cassa e pertanto l'Italia ha dovuto comunicare alla Commissione Ue come li avrebbe spesi entro il 30 settembre, mentre dovrà spenderli materialmente entro e non oltre il 31 gennaio prossimo, come già anticipato dall'Autorità di Gestione del Psp 2023-2027 Giuseppe Blasi al convegno sui nuovi strumenti per la gestione del rischio, che abbiamo ripreso.

 

Inoltre con il Dl Alluvioni sono stati stanziati 100 milioni di euro per le aziende agricole di cui 50 milioni, gestiti dalle regioni per i danni alle strutture e alla zootecnia, e gli altri 50 attraverso il Fondo Agricat per i danni alle produzioni vegetali per indennizzi fino al 100%. In questo modo si arriva a 280 milioni di fondi a disposizione delle aziende danneggiate.

 

"Abbiamo presentato l'ordinanza sulle attività produttive che riguarda le imprese agricole e che coinvolgerà circa 16mila imprese. Stiamo lavorando con i territori in sinergia", ha sottolineato il generale Francesco Paolo Figliuolo, "abbiamo messo a terra subito le risorse per gli interventi urgenti per mettere in sicurezza il territorio. Ora dobbiamo pensare a imprese e famiglie. L'obiettivo finale è il completo ristoro. Le richieste potranno essere avanzate sulla piattaforma Sfinge, in dotazione alla Regione Emilia Romagna che, opportunamente adattata, sarà in funzione dal 15 novembre. In questo momento abbiamo oltre 600 milioni di euro in parte corrente e vogliamo fare il più presto possibile".

 

Nella dichiarazione del generale Figliuolo si parla di una cifra - 600 milioni di euro - che comprende anche i denari dell'agricoltura, 280 milioni da pagare al più presto, ma il settore agricolo è beneficiario anche di una quota di fondi europei per l'emergenza che non originano dal bilancio agricolo dell'Unione Europea e veicolati mediante la Protezione Civile.

 

Il Masaf ha già trasferito 8 milioni di euro alla Regione Emilia Romagna, a titolo di anticipo, per la realizzazione degli interventi più urgenti e per assicurare la continuità produttiva.

 

Il Dl Alluvioni ha anche stabilito che 75 milioni, su 225, di euro del Fondo Innovazione in Agricoltura siano riservati alle imprese delle zone alluvionate. È inoltre prevista la concessione di contributi a fondo perduto (variabili dal 45 al 100%) alle imprese dei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura e che investono per la realizzazione di progetti di innovazione.

 

Per tutta la durata dello stato di emergenza è prevista la sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui e dei finanziamenti con scadenza 2023 (per un valore stimato di 25 milioni di euro), la sospensione dei termini per la realizzazione dei piani aziendali, per la realizzazione degli investimenti finanziati e per la richiesta degli Stati Avanzamento Lavori.

 

Alla riunione erano presenti il direttore Emilia Romagna Coldiretti Marco Allaria Olivieri, Massimiliano Giansanti presidente di Confagricoltura, Gianni Razzano capo gabinetto Cia, per la Copagri il presidente Tommaso Battista e il presidente Emilia Romagna Alberto Benetti, Carlo Piccinini presidente Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare, Cristian Maretti presidente Legacoop Agroalimentare, Gianpaolo Buonfiglio presidente Agci Agrital e il senatore Saverio De Bonis, della Confederazione Italiana Liberi Agricoltori.