L'ortofrutta è oggi uno dei comparti in crisi in Italia e tra le questioni sul tappeto sono le periodiche crisi di mercato, che fanno scendere i prezzi di vendita percepiti dall'imprenditore agricolo tanto da determinare ricavi anche inferiori ai costi di produzione. La Puglia prova a tirarsi fuori almeno da questo problema con un accordo tra le parti. È stato infatti approvato il 13 marzo 2023 definitivamente della Giunta Regionale della Puglia il Protocollo tra Regione, organizzazioni produttive e Gdo, Grande Distribuzione Organizzata, per la stabilità, la sostenibilità della filiera ortofrutticola. Lo rende noto un comunicato stampa ufficiale di Regione Puglia. Si tratta di uno degli obiettivi raggiunti dall'assessore all'Agricoltura pugliese, Donato Pentassuglia.

 

L'intesa, già sottoscritta il 21 febbraio scorso - di cui abbiamo scritto in questo articolo - è finalizzata a concordare un livello di prezzo etico (fair value) per i prodotti ortofrutticoli regionali, necessario a tutelare i lavoratori agricoli e quelli della filiera, ad assicurare la sicurezza della materia prima e la sostenibilità della filiera locale.

 

Si rivela importante il coinvolgimento della Gdo e della Do, Distribuzione Organizzata, per chiudere la filiera e per ottenere ogni utile valorizzazione di tutte le imprese, a cominciare da quelle agricole, garantendo in essa il corretto equilibrio economico a vantaggio di tutti gli attori interessati, garantendo al tempo stesso un rapporto equilibrato tra tutti gli operatori della filiera ortofrutticola regionale.

 

Il Protocollo assicura la remuneratività di ciascuna componente della filiera, condividendo il principio etico che il mercato riconosca prezzi base non inferiori ai costi di produzione, prendendo in considerazione parametri oggettivi elaborati da enti, quali ad esempio Ismea, Università di Bari e riconosciuti centri di studio e ricerca.

 

Il tutto con l'obiettivo reale di valorizzare i prodotti ortofrutticoli pugliesi, promuovere l'efficienza e la competitività dell'intera filiera ortofrutticola regionale, riconoscendo la qualità del prodotto.

 

Tra i firmatari del protocollo figurano, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Uci, Confcooperative, Legacoop, Unci, Agci, Apeo, Carrefour, Maiora/Despar, Megamark e Supercentro.