'Esprimo vivo apprezzamento per la decisione della Commissione europea che ha dato il via libera alla commercializzazione della vera bistecca fiorentina, questa decisione rappresenta il giusto riconoscimento a tutta la filiera per gli enormi sforzi compiuti negli ultimi anni, a seguito della crisi Bse, al fine di innalzare la qualità e la sicurezza alimentare, come testimoniato dalla drastica riduzione dei casi di animali affetti dal morbo dal 2000 ad oggi e tutti prontamente eliminati dal circuito alimentare'. Il presidente di Fedagri-Confcooperative, Paolo Bruni, commenta così la decisione comunitaria di innalzare il limite di età dei bovini la cui carne può essere commercializzata senza l'asportazione preventiva della colonna vertebrale.
'Tale decisione', aggiunge Giuseppe Borin, presidente del settore zootecnico di Fedagri, 'va anche nella linea della semplificazione e della limitazione dei costi che fino ad oggi hanno gravato pesantemente sulla filiera zootecnica'. 'Riteniamo tuttavia che quando si parla di fiorentina si faccia spesso confusione', ha aggiunto Borin, 'per fiorentina non si deve intendere una bistecca ottenuta da una razza autoctona toscana (la chianina appunto), ma un taglio di carne proveniente da qualunque razza bovina di pregio allevata in Italia e formato dalla lombata con osso a T comprendente il filetto, come confermato dal ministero delle Politiche Agricole. Questo spiega la diffusione della fiorentina sulle tavole italiane, presenza che la sola razza chianina non potrebbe permettere'.