Si è concluso l’iter per il riconoscimento della Denominazione di origine protetta del pecorino di Filiano (PZ) con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 330 del 15 dicembre scorso del regolamento 1485/2007 che ne ratifica, assieme ad altri prodotti, l’iscrizione nel registro delle Dop.
Il prestigioso formaggio lucano, dal sapore dolce e delicato che diventa sempre più pronunciato con il protrarsi della stagionatura ed è ottenuto esclusivamente da latte di pecora dei territori della Basilicata nord-occidentale, è ufficialmente riconosciuto a livello comunitario. Si tratta della prima Dop interamente lucana, che caratterizza un territorio ricco di storia, biodiversità e tradizione. Fino ad oggi solo un’altra Dop interregionale, il Caciocavallo Silano, comprendeva tra gli altri il territorio della Basilicata. Un importante traguardo per Filiano, capofila dei trenta comuni inseriti nel territorio della Dop, che ha visto concretizzarsi tutti gli sforzi sostenuti in diversi anni con la guida ed il sostegno dei tecnici e divulgatori dell’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura) attraverso l’animazione territoriale, l’assistenza tecnica, la formazione, l’affiancamento alle aziende per le attività di produzione, trasformazione e promozione. 'Un percorso difficile, ma entusiasmante – precisa Giuseppe Ippolito, divulgatore dell’Alsia che fin dall’inizio ha seguito e sostenuto il progetto della Dop – che già aveva colto alcuni importanti risultati prima del traguardo finale. Mi riferisco ad esempio – ricorda – al riconoscimento ottenuto dal pecorino di Filiano nella prima edizione de 'I Formaggi d’autore', gara nazionale riservata ai formaggi artigianali di latte crudo che si tenne nel novembre 2001 a Saint Vincent (AO). Per il 2008 saranno ben 15 le aziende della filiera che concorreranno a produrre il pecorino con il logo europeo, garantendo tipicità, autenticità e sicurezza ai consumatori che del resto già da tempo ne apprezzano la qualità'.