Il Copa-Cogeca si compiace degli sforzi attualmente dispiegati dalle istituzioni dell’Ue (Commissione europea, Autorità europea per la sicurezza alimentare) e da altre istanze internazionali (Ufficio internazionale delle epizoozie) per combattere la febbre catarrale degli ovini. Il Copa-Cogeca sollecita lo sviluppo di misure sanitarie valide e di strumenti veterinari che impediscano la diffusione della malattia. Gli agricoltori devono affrontare una situazione molto grave: con oltre 2450 aziende colpite in Europa alla data del 31 agosto, il numero di focolai registrati nel 2007 è già superiore a quello relativo a tutto il 2006 ed è ancora in aumento. Le conseguenze economiche dovute alla malattia stessa e alle restrizioni imposte ai movimenti degli animali stanno colpendo molto duramente il settore dell’allevamento. Pekka Pesonen, segretario generale del Copa-Cogeca, ha dichiarato: “Tutti gli strumenti politici e finanziari disponibili devono essere urgentemente attivati a livello nazionale e comunitario per minimizzare le perdite economiche degli agricoltori e di sostenere il loro reddito”. Con riferimento alla prossima riunione del Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animal, che si svolgerà il prossimo 11 settembre, il segretario ha espresso il sostegno all’approccio operativo adottato dagli Stati membri e dalla Commissione. “Sulla febbre catarrale - ha detto - l’Europa deve mantenere un atteggiamento proattivo”.